Le proteine

quale funzione nella dieta del cane

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  1. staffydea
     
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    I Protidi (proteine)
    Le proteine possono avere origine sia animale che vegetale; dal punto di vista alimentare quelle animali sono molto più valide (non solo per il cane) e sono contenute in grande quantità soprattutto nella carne, nelle uova e nel latte.
    La digestione delle proteine è molto complessa: dura circa 12 ore dal suo ingresso nello stomaco (dove viene lavorata grazie ai succhi gastrici) e termina nell'intestino. Per le proteine animali la digeribilità è molto elevata (90%) mentre per quelle vegetali è minore, addirittura scarsa in alcuni casi (20% nelle carote, spinaci, erba medica) e buona in altri (70% per le proteine dei cereali). La cottura diminuisce notevolmente la digeribilità delle proteine animali, mentre può innalzarne il livello per quelle vegetali (la tostatura della soia ne aumenta la digeribilità e il valore alimentare).
    Proteine dannose per il cane sono contenute nell'albume d'uovo crudo (che ha un forte effetto diarroico) contenente l'avidina (un'antivitamina) e nella farina di seme di cotone (tossica se somministrata per un certo tempo).

    Le fonti più comuni di proteine impiegate per l'alimentazione del cane sono:
    _ la carne
    _ il tuorlo d'uovo
    _ la farina di soia tostata
    _ il latte
    _ la farina di carne
    _ la farina di pesce
    _ la farina di latte

    fonte www.ilcanesottolapelle.com/subpage1.html
     
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  2. staffydea
     
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    La maggior parte degli alimenti contiene proteine, carboidrati e grassi.
    Gli alimenti più conosciuti per il loro alto contenuto di proteine sono la carne, il pesce, le uova e i latticini. Anche i cereali e i legumi contengono delle proteine, ma non tutte le proteine sono uguali.
    Le proteine sono catene di amminoacidi di lunghezza variabile. Queste catene in genere contengono da 3 a 10 amminoacidi. Il pancreas secerne un enzima digestivo, chiamato proteasi, che scinde quste catene in altre più piccole in modo che vengano assorbite dall' intestino tenue. Salvo in casi molto rari, le proteine nella forma intatta non possono essere assimilate. Tuttavia i cuccioli lo possono fare nelle 48 ore successive alla nascita grazie all' ingestione del colostro, che gli permette di avere anche delle difese immunitarie temporanee.

    Ci sono due tipi di amminoacidi: gli amminoacidi essenziali e quelli non essenziali. Gli amminoacidi non essenziali possono essere assimilati con l' alimentazione oppure sintetizzati dall' organismo del cane. Quelli essenziali invece devono essere presenti nell' alimentazione.

    Ecco una lista di amminoacidi:

    Amminoacidi essenziali
    Arginina - Istidina - Isoleucina - Leucina - Lisina - Metionina - Fenilalanina - Triptofano - Treonina - Valina - Taurina

    Amminoacidi non essenziali
    Alanina - Asparagina - Aspartato - Carnitina - Cisteina - Glutammato - Glutamina - Glicina - Idrolisina - Idrossiprolina - Prolina - Serina - Tirosina

    Le proteine animali sono considerate proteine complete mentre quelle vegetali sono considerate incomplete. Ciò è dovuto al contenuto di amminoacidi di queste proteine.

    Gli amminoacidi che solitamente mancano nelle proteine vegetali sono l' arginina, la taurina, la metionina ed il triptofano. Il granoturco non contiene glicina, lisina triptofano. L'assenza di questi amminoacidi essenziali rende le proteine vegetali delle proteine di bassa qualità. La carne contiene tutti gli amminoacidi essenziali ed è dunque considerata come una fonte di proteine di alta qualità.

    L' alimento di riferimento per misura la qualità delle proteine è il bianco dell' uovo, in quanto contiene tutti gli aminoacidi necessari in quantità sufficienti. La carne si trova subito dopo il bianco dell' uovo, mentre le proteine vegetali sono molto più indietro. Occorrono quindi più proteine vegetali che non animali per avere un livello adeguato di aminoacidi e alcuni mancherebbero comunque. E' dunque molto più sensato dare ad un cane delle proteine animali in modo che abbia tutti gli amminoacidi di cui ha bisogno.

    Digeribilità relativa di alcune fonti proteiche:

    _ Bianco d'uovo 1.00
    _ Muscolo (pollo, manzo, agnello) .92
    _ Organi (reni, fegato) .90
    _ Latte, formaggio .89
    _ Pesce .78
    _ Riso .72
    _ Avena .66
    _ Grano .64
    _ Mais .54

    Nota bene: i valori di questa lista sono approssimativi e sono stati calcolati utilizzando diverse fonti

    La cottura è un altro fattore che influisce sull' integrità degli amminoacidi. E' stato dimostrato infatti che le alte temperature o una esposizione prolungata al calore possano alterare le catene degli amminoacidi. Questo processo determina una perdita di qualità delle proteine stesse. Mentre la cottura è necessaria per l' uomo, i carnivori hanno un apparato gastro-intestinale adatto a digerire la carne cruda.

    Nel 1982 il Dott. Kronfeld ha condotto uno studio sul contenuto di proteine dei mangimi secchi e umidi per cani concludendo che un alto contenuto di fibre e le alte temperature tendono a impoverire la digeribilità delle proteine e a diminuire la disponibilità di alcuni amminoacidi, in particolare la lisina. Il Dott. Kronfeld spiega anche come una cottura a temperature elevate possa distruggere la metionina e l' istidina. Se la qualità delle proteine è bassa, per soddisfare il fabbisogno dell' animale ne servono in maggiore quantità. Tuttavia, anche se si aumentano le quantità delle proteine di bassa qualità il bisogno di amminoacidi potrebbe comunque non essere soddisfatto.

    Le proteine di bassa qualità richiedono a fegato e reni un lavoro maggiore per essere digerite, generando uno sforzo aggiuntivo su questi organi. Un aspetto ancora più grave per quei cani con disfunzioni renali o epatiche. Uno sforzo aggiuntivo su degli organi già malati infatti può portare a delle complicazioni o ad una accellerazione della malattia.

    Sempre il Dott. Kronfeld riferisce che cani anziani e cani con disfunzioni renali possono digerire facilmente grandi quantità di proteine. Egli afferma che percentuali di proteine del 54% possono infatti uccidere i batteri nei reni e creare le condizioni di acidità ottimali per questo organo. Questo sarebbe utile in caso di infezioni alle vie urinarie e altri tipi di infezioni nel cane.

    Anche gli studi del Dr. Bovee nella metà degli anni 70 hanno concluso che cani con problemi renali traggono giovamento da livelli alti di proteine. Egli afferma, con studi condotti nel corso di due anni, che le funzioni renali sono migliori in cani nutriti con una dieta al 54% di proteine rispetto al 27% (questi studi sono in totale disaccordo con il National Research Council che raccomanda diete povere di proteine per i cani con problemi renali). Lo stesso studio ha concluso che diete con un alto contenuto di proteine aiutano a uccidere i batteri nel tratto urinario.

    E' stato anche effettuato un esperimento per testare l' ipotesi che un basso contenuto proteico possa salvaguardare i reni nel cane anziano. A tale scopo, il campione di cani è stato diviso in due gruppi: in entrambi i gruppi, ad ogni cane è stato rimosso un rene per rendere l' altro rene ancora più sensibile agli effetti delle proteine. Per quattro anni, un gruppo di cani è stato nutrito con una dieta povera di proteine (18%) mentre l' altro con una dieta ad alto contenuto proteico (34%). I risultati di questo studio indicano che la dieta ad alto contenuto di proteine non ha causato effetti negative e che al contrario la mortalità è stata maggiore nel gruppo nutrito con poche proteine.

    Otto studi condotti su cani con una massa renale ridotta hanno dimostrato che livelli fino al 45% di proteine non hanno effetti negativi sui reni.

    C'è poi la questione del fabbisogno proteico nei cani anziani. Molti mangimi industriali hanno una linea per cani anziani. Spesso si tratta di mangimi poveri di proteine, ma degli studi hanno dimostrato che questo può fare più male che bene. Infatti, una alimentazione ricca di proteine è importante soprattutto per i cani anziani che sembrano essere meno efficienti nel metabolizzare le proteine e quindi hanno bisogno di più proteine nella loro dieta per compensare la mancanza. Gli studi mostrano che un cane anziano in buona salute necessita di un 50% in più di proteine rispetto ad cane adulto giovane.

    L' importanza di dare quantità adeguate di proteine ai cani anziani è stata dimostrata da uno studio condotto dal Purina Pet Care Center. In questo studio, 26 cani di razza Pointer, di età compresa tra i 7 e i 9 anni, sono stati nutriti per diversi anni con una dieta al 15% di proteine e una dieta al 45% di proteine. I cani nutriti con una dieta ricca di proteine avevano una massa corporale secca elevata e una massa grassa bassa.

    Un fabbisogno proteico di alta qualità si addice in egual misura ai cuccioli. Una carenza di vitamine infatti può fare più male che bene e non esistono studi che dimostrino che troppe proteine possano essere nocive in un cucciolo.

    Il fabbisogno di proteine è maggiore per i cuccioli in crescita rispetto al cane adulto. Oltre a fornire il supporto necessario per il rinnovo delle proteine e per un metabolismo cellulare normale, le proteine contribuiscono allo sviluppo dei muscoli e altri tessuti.

    Studi condotti dalla Purina Pet Care Center hanno mostrato che cuccioli nutriti con un apporto inadeguato di proteine crescono meno e sono più suscettibili ad avere problemi di salute rispetto a quelli nutriti con una dieta completa.

    Le apprensioni relative ai possibili problemi di sviluppo osseo causati da un eccesso di proteine nei cuccioli di taglia grande hanno portato alcuni allevatori a diminuire la quantità di proteine nella dieta dei loro cani. Tuttavia, una ricerca su dei cuccioli di alano condotta dall' Università di Utrecht (Olanda) e pubblicata nel 1993, ha dimostrato che le proteine non contribuiscono a questi problemi. Il Dr. Hazewinkel, dell' Università di Utrecht, ha condotto uno studio che dimostra che una dieta con il 32% di proteine non produce nessun effetto dannoso. Al contrario, cuccioli alimentati con una dieta contenente il 15% di proteine hanno mostrato dei segni evidenti di carenze proteiche.

    Il Dr. Hazewinkel afferma che una carenza di proteine dimunuisce il tasso di crescita dei cuccioli, come anche le loro risposte immunitarie. Questo è valido per i cuccioli di taglia piccola e grande. Un apporto adeguato di proteine deve essere superiore al 15%. Lo studio condotto sugli alani nei loro primi sei mesi di vita ha concluso che un contenuto proteico fino al 32% non influisce sullo sviluppo osseo e cartilagineo di questi cani. Questo studio ha anche confermato che le proteine non hanno effetti dannosi su reni e fegato.

    Le conclusioni di questi studi evidenziano l' importanza nella dieta di proteine di alta qualità al fine di avere una crescita ottimale e un buon sistema immunitario. Non sono state trovate prove che dimostrino eventuali effetti negative delle proteine sulla crescita scheletrica, a meno che non se ne utilizzino troppo poche o di bassa qualità.

    Dato che il cane è un carnivoro e che il suo sistema digerente è adatto a digerire grandi quantità di carne cruda e grassi, è abbastanza logico pensare che sia meglio nutrirlo con una alimentazione selezionata dalla natura. La cottura può alterare le catene di aminoacidi e rende alcuni aminoacidi inutilizzabili per il cane. Il fabbisogno di acidi grassi del cane è diverso da quello per l' uomo e la carne cruda contiene la maggior parte dei nutrienti per avere un cane in buona salute, con un buon sistema immunitario e un pelo in ottime condizioni.

    Per concludere, le proteine sono importanti per i cani di tutte le età. La qualità delle proteine stesse è altrettanto importante. Questo significa che la dieta deve essere variata, al fine di garantire un apporto di tutti gli amminoacidi e contenere quindi carne rossa e bianca, frattaglie e uova. Una sola fonte proteica non è sufficiente per mantenere un carnivoro in buona salute e il fabbisogno di proteine non può essere coperto da cereali, amidi e verdure. Sebbene questi ultimi contengano fibre, minerali e vitamine, solo le proteine di origine animale contengono tutti quegli aminoacidi che sono necessari per avere un cane in buona salute e longevo.

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    Le proteine sono sostanze nutritive fondamentali, indispensabili per il rinnovamento di organi e tessuti, la funzionalità del sistema immunitario e ormonale e nel cane in particolar modo vengono utilizzate come fonte energetica, è per questo che l' esercizio fisico ne aumenta il fabbisogno.
    Inoltre gli amminoacidi sono costituenti essenziali degli enzimi, che insieme a minerali e vitamine sono necessari per un corretto metabolismo.
    A differenza di quanto avviene per carbooidrati e lipidi l' organismo del cane non ha la capacità di immagazzinare scorte proteiche nonostante le proteine rappresentano circa il 19% del peso del cane con variazioni in relazione alla razza, al peso e all' età.
    Le proteine sono soggette ad un continuo processo di sintesi e demolizione che va sotto il nome di turnover proteico; questo mette a disposizione giornalmente sempre nuovi amminoacidi che, unitamente a quelli introdotti con l' alimentazione, vengono utilizzati dall' organsmo per la sintesi di nuove proteine in funzione delle sue necessità fisiologiche.
    E' per questo che è necessario fare attenzione alla qualità e alla natura degli amminoacidi introdotti quotidianamente con la dieta.
    Gli amminoacidi più comunemente presenti negli alimenti sono circa 20, di questi 10 sono essenziali nel cane, cioè non possono essere prodotti dall' organismo a partire da altri amminoacidi ma devono essere introdotti con la dieta: arginina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.
    Le proteine della carne (o di origine animale in genere) vengono definite proteine nobili per il loro contenuto di amminoacidi essenziali. Gli amminoacidi che generalmente mancano nelle proteine vegetali sono metionina, lisina, triptofano e arginina.
    Nel caso si alimenti il cane con una dieta casalinga è sempre necessario quindi introdurre nella razione una fonte proteica di origine animale.
    E' necessario però fare attenzione ad alcuni accorgimenti:
    l' albume dell' uovo somministrato crudo contiene l' avidina, una glicoproteina che impedisce l' assorbimento di biotina (vitamina del gruppo B). La cottura distrugge l' avidina. E' sempre meglio quindi separare l' albume dal tuorlo se dovete somministrare l' uovo crudo al cane.
    Il latte inoltre va somministrato solo a cani abituati al suo consumo, in caso contrario è causa di intolleranza. Il cane infatti non secerne la lattasi, l' enzima deputato alla digestione del lattosio, lo zucchero presente nel latte. Si può ovviare a questo inconveniente abituando il cane al consumo di latte o fin da piccolo o anche da adulto aggiungendo un po di latte (una tazzina da caffè) nel suo pasto per 10-15 giorni. In questo modo il suo organismo si adatta all' alimentazione e riprende la secrezione di lattasi. Va detto che questo sistema non funziona con tutti gli individui, se dopo quel lasso di tempo il cane continua a fare feci molli è meglio lasciar perdere.
    La carne di maiale inoltre non va somministrata cruda, può essere causa di parassitosi.

    fonte http://forum.cani.net/public/forum_posts.asp?TID=17712

    mi piacerebbe leggere qualche commento in proposito a questi articoli :) mi sto incuriosendo all' argomento alimentazione e ho iniziato a fare qualche ricerchina su internet... mica però si può dar per scontato tutto quel che si legge ;) anche perchè di pareri ce ne sono tanti e tutti disparati.
    Avete altre letture in merito alle proteine?
    Una domanda da sempre enigmatica per me è quella sul tuorlo dell' uovo: in due dei testi da me riportati si raccomanda di somministrarlo cotto a causa dell' avidina, nell' altro invece non si fa alcun riferimento in proposito. Cosa ne pensate? L' albume è veramente pericoloso?
    quando facevo la barf davo tranquillamente un uovo intero CRUDO a settimana... non ho mai fatto caso se Dea andasse di diarrea o meno nell' occasione.
    E ancora, la questione "cottura carne"... a quanto leggo dal secondo testo, è assolutamente compromettente bollire la ciccia. Il calore distrugge determinate catene di aminoacidi e quindi impoverizza la fonte proteica. E anche qui, possiamo considerarla verità?
    Con la barf mi attenevo al credo fondamentale di tale dieta: cibo CRUDO. Ho sempre somministrato così TUTTO. Da alcune parti leggo che è meglio almeno scottare la ciccia per evitare possibili infezioni e impoverimenti del sistema immunitario a causa dei batteri, in altre (come quella sopra) che lasciare la carne così com'è è la miglior arma per fortificare il cane.
    Pareri in merito?
     
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1 replies since 28/4/2011, 23:22   147 views
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