Pet Therapy normata e regolamentata

finalmente un' altra piccola vittoria

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  1. luca79liamstaff
     
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    Pet-therapy regolamentata
    Riconoscerla ufficialmente come co-terapia in affiancamento alla medicina tradizionale è l’obiettivo del disegno di legge “Norme in materia di terapia e attività assistite dagli animali”


    Addio spontaneismo e improvvisazione. La pet-therapy in Regione viene per la prima volta normata e regolamentata, oltre che riconosciuta ufficialmente come co-terapia in affiancamento alla medicina tradizionale, grazie al disegno di legge “Norme in materia di terapia e attività assistite dagli animali” proposto da Alessandro Colautti assieme a Galasso, Baritussio, Blasoni, Bucci, Cacitti, Camber, Cargnelutti, Dal Mas, Marin, Marini, Novelli, Pedicini, Santin, Tononi, Valenti, De Mattia, Venier Romano, Rosolen.

    L’obiettivo è duplice, spiega Colautti: “Da un lato mettere ordine in una campo finora lasciato a pochi volenterosi e magari a persone non sempre adeguatamente preparate, dall’altro assicurare il benessere degli animali co-terapeuti e dei pazienti”. Dagli anni Ottanta nel nostro paese la pet-therapy viene utilizzata come pratica supportata da dati di successo, confermati dalla letteratura, ecco perché “è indispensabile sia riconoscere questa pratica sia predisporre gli strumenti per dare credibilità a quanti la applicano”.

    Da qui l’impianto della legge che prevede la nascita di una commissione tecnica regionale composta da esperti (medici, veterinari, etologi, comportamentisti, addestratori specializzati), con il compito di elaborare linee guida per l’organizzazione delle attività e certificare i soggetti che hanno i requisiti per attingere ai finanziamenti regionali. Vedrà la luce anche un Albo regionale che includerà coloro che saranno abilitati ad erogare i servizi tanto di terapie sanitarie quanto di attività con obiettivi di tipo educativo-ricreativo.

    Nella proposta di legge si definiscono anche gli ambiti applicativi: ospedali, centri di riabilitazione, residenziali, semi-residenziali sanitari, case di riposo, centri diurni, scuole di ogni ordine e grado, carceri, comunità di recupero, centri privati, fattorie socio-terapeutiche e didattiche, centri gestiti da cooperative sociali. Particolare attenzione viene riservata anche agli animali, visto che si deve salvaguardare il loro benessere: gli animali ammessi a svolgere attività di pet-therapy devono avere un’età superiore ai 12 mesi e, soprattutto, devono essere addestrati con metodi ‘gentili’.

    Nessuna coercizione di natura fisica o psicologica, nessun maltrattamento; anche gli operatori saranno debitamente formati e dovranno aggiornarsi. Ogni terapia e attività verranno svolte da un’équipe multidisciplinare costituita da un medico, uno psicologo, un veterinario, un counselor, un professionista della riabilitazione.

    “Abbiamo voluto promuovere su tutto il territorio regionale la pet-therapy e disciplinarne i settori operativi anche sulla scia del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 28 febbraio 2003 che ha recepito l’accordo fra Ministero della Salute, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano quanto a benessere degli animali da compagnia e pet-therapy”, concludono i firmatari.

     
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0 replies since 9/4/2011, 13:15   9 views
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