COME DISTINGUERE UN ALLEVATORE APPASSIONATO DAGLI ALTRI?

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  1. marchesato
     
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    COMINCIO questo tread copiando da un mio vecchissimo articolo uscito su 'Cani' rimaneggiandolo un po' per le esigenze del ns tread.
    mi riservo di postare successivamente alcune domande - e relative risposte - per aiutarci a capire se abbiamo di fronte una persona seria ..

    Quali potrebbero essere i veri consigli da dare ad un futuro proprietario di cane ?
    Innanzitutto di non acquistarlo se non veramente consapevoli.
    Certo, consiglio controcorrente ma, vista la situazione attuale, l’unico valido.
    E come si acquista la consapevolezza, visto che al supermercato non la vendono? Frequentando i CINOFILI.
    E’ più facile dire cosa NON SONO i cinofili, piuttosto che identificarli per alcuni comportamenti.
    Non sono dei commercianti. Per loro il cane è qualcosa da vivere, da amare, da crescere, da educare, da selezionare. Allevano soltanto poche razze, quando non una sola.
    Non sono dei rappresentanti. I cuccioli in “pronta consegna” sono difficili da trovare. Anche per le auto nuove c’è da aspettare!.
    Non sono degli allevatori improvvisati. Dei loro soggetti sapranno dirvi “vita morte e miracoli” e si assicureranno che voi facciate tutto il possibile e ancora un po’ per crescere bene il cane, anche se non lo acquisterete da loro.
    Non sono degli omertosi. Metteranno a vostra disposizione TUTTA la loro esperienza, senza nulla nascondere. I segreti non aiutano a crescere bene un cane.
    Non sono dei cartomanti. Non vi venderanno mai un cucciolo dicendovi “Sarà certamente un campione”.
    Non sono dei venditori di fumo. Non vi diranno mai che crescere un cucciolo è “facilissimo”. (ma non vi spiegano come).
    Non sono degli invidiosi. Se gli presenterete un cane acquistato da altri troveranno in lui qualcosa di positivo, perchè sono consapevoli di com’è difficile allevare.
    Non sono dei vanitosi. Vivono le esposizioni come parte integrante della selezione cinotecnica e se quel giorno non hanno vinto lo accetteranno sportivamente, senza inveire contro nessuno.
    Non sono “avvocati americani”. Quando parlano di cani il tassametro non gira.
    E per voi avranno sempre tempo.
    Quello che sono? Certamente “dei rompiscatole”. Vi faranno mille domande sulla vostra vita privata, peggio della finanza, per sapere se voi siete “degni” di avere un loro cucciolo, e avranno la pretesa di scegliere per voi quello più adatto per carattere e per le vostre esigenze.
    Vi diranno cosa il cane deve mangiare e cosa no, quando fare le visite dal veterinario, quando cominciare l’educazione (attenzione, l’educazione comincia dal PRIMO giorno che il cucciolo entra in casa!!).
    Vi telefoneranno tutti i momenti per sapere “Come stà il cucciolo??” proprio mentre voi sarete arrabbiatissimi per l’ultimo guaio combinato dal “suo” cane e gli direte: “Accidenti a me e al giorno che ho deciso di comprarmi un cane!” e vi terranno al telefono tre quarti d’ora per spiegarvi che la colpa del guaio è VOSTRA che non avete seguito alla lettera tutti i loro consigli.
    Vi sproneranno, se il soggetto merita, a fare migliaia di kilometri per portarlo alle esposizioni o per prepararlo per le gare di lavoro, vi consoleranno se il cane è arrivato ultimo e gioiranno con voi se ha vinto, senza mai dimenticare che al primo posto viene IL CANE.
    E diventeranno dei vostri Amici, e condivideranno con voi l’immensa passione verso il cane che li ha spinti sulla strada dell’allevamento.
     
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  2. gohanstaffy
     
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    ottimo post e meravigliose parole... è bello leggere di persone che vivono I CANI come meritano ... è bello sapere che ci sono ancora ALLEVATORI con la A maiuscola spero solo che molti prendano esempio
     
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  3. Staffomania
     
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    Ora son commossa :cry:
    Grazie Dani ....è un articolo bellissimo! :wub:
     
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  4. HellHouse
     
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    Ottimo articolo complimenti ... hai esposto meravigliosamente il quadro della situazione ... un ritratto vivo
    e perfettamente calzante di come si vive ( o si dovrebbe vivere ) questa grande passione .


    per un'ulteriore riflessione ... mi permetto di postare un mio intervento già apparso in altra sede,
    la cui "sostanza" è di fatto uno stralcio di un intervista ad un grande personaggio della cinofilia.
    Il suo pensiero è molto duro e pragmatico ... meno romantico ... ma di inequivocabile validità .


    Nel mondo della cinofilia il termine "allevatore" viene usato e si ritrova ogni 10/15 parole, tanto per dire ... secondo solo a "cane" e probabilmente prima di "campione". Analizzando in breve questi due termini non possiamo usare grandi giri di parole, il primo è un quadrupede, mammifero, peloso più o meno e di varie dimensioni a seconda della razza di appartenenza. Il secondo è un titolo che può variare a seconda del tipo di prova e del livello di competizione in cui il "primo" lo ottiene . Bene ... e l'allevatore che cos'è ? ... è una persona di fatto, ne siamo tutti concordi ... ma questo individuo per potersi fregiare di questa qualifica, chi e come deve essere ? A tal proposito ho ritrovato lo stralcio di una intervista, di molti anni fa, rilasciata dal Dr Tommaso Bosi. Ai giovani cinofili questo nome non dirà molto, mentre per quelli che sono nel "ramo" da molti anni il Dr Bosi è stato uno degli "allevatori" per antonomasia ... Veterinario di Castelbolognese in provincia di Ravenna, con i suoi Boxer della "Val di Senio", per il livello qualitativo dei suoi cani, i successi ottenuti nella nazione di origine della razza, lo studio e i documenti prodotti ... il Dr Bosi era riconosciuto dalle massime autorità della cinofilia internazionale, come uno dei migliori allevatori italiani, forse il migliore in assoluto ... !
    Queste le sue parole :


    " Ora c'è qualcosa che mi preme chiarire a proposito della personalità dell'allevatore e che è di importanza capitale : allevatore è colui che con assiduo studio, letture, analisi, meditazioni sullo standard, riflessioni, confronti, contatti con giudici ed altri allevatori di rilievo ascoltati con umiltà ma anche con vigile senso critico, si è formato un chiaro concetto di modello da raggiungere attraverso lungimiranti piani di allevamento. Che questi piani segue razionalmente, senza cedimenti, nè concessioni ad effimeri successi, nè fuorvianti tentennamenti, ma con determinazione, tenacia ed orgoglio. Chi non se la sente di seguire questo sentiero in salita, non è un allevatore ma un fabbricante di cuccioli ... il che è tutta un altra cosa ! E' ovvio che tutto ciò vale per ogni razza qualunque essa sia e quali che siano i suoi specifici parametri, ed è superfluo dire che parlo di persone che si dedicano ad una sola razza, altre realtà non sono nemmeno prese in considerazione . Vie di mezzo non ce ne sono, o si fa così o si è dei fabbricanti di cuccioli ... e non si dovrebbe usare il termine "allevatore" per qualificarsi . "
     
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  5. Staffie
     
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    Bellissimo tread e ottimo inizio di discussione.
    Complimenti Dani per aver saputo riassumere perfettamente ed in maniera molto chiara ed incisiva tutti i concetti.
    Spesso l'immagine che hai dato tu dell'allevatore nell'articolo si associa solo a chi fa una sola cucciolata, a chi a solo la sua cagnetta e tratta i cuccioli come dei nipotini e non ad un duro e rigido allevatore che fa della selezione, della propaganda o delle expò la prima cosa.
    Allevare una razza per me significa prima di tutto amare e rispettare il cane, amare la razza è innamorarsi ogni giorno per quel che il cane è in casa con noi e la nostra famiglia e non sulle foto in expò da mostrare in giro come fatti.
    Tutto questo è perfettamente racchiuso nel tuo articolo, ogni cucciolata è come la prima, ogni cucciolo è figlio della TUA cagnolina, che tu faccia 1 o 100 cucciolate, prima viene il cane e il suo benessere.
    Ora passo a quanto citato da HellHouse, anche questo perfettamente in sintonia con il discorso di Dainela. Mi permetto di rimarcare un pezzo del testo citato da BOB:
    allevatore è colui che con assiduo studio, letture, analisi, meditazioni sullo standard, riflessioni, confronti, contatti con giudici ed altri allevatori di rilievo ascoltati con umiltà ma anche con vigile senso critico, si è formato un chiaro concetto di modello da raggiungere attraverso lungimiranti piani di allevamento. Che questi piani segue razionalmente, senza cedimenti, nè concessioni ad effimeri successi, nè fuorvianti tentennamenti, ma con determinazione, tenacia ed orgoglio.
    questa pezzo completa per me il discorso di Daniela in maniera perfetta.
    Grazie a tutti e due degli ottimi post ;)

     
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  6. staffydea
     
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    ottimo post :D :D e splendidi articoli... grazie a tutti per i commenti e le spiegazioni messe nero su bianco, c'è da rifletter molto su quello che è stato scritto... sono sicura che sarà di grande esempio :)
    sono di furia ma appena ho tempo vedo di risponder con calma, grazie ancora
     
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  7. staffydea
     
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    CITAZIONE (marchesato @ 18/2/2011, 20:30) 
    Non sono degli omertosi. Metteranno a vostra disposizione TUTTA la loro esperienza, senza nulla nascondere. I segreti non aiutano a crescere bene un cane.

    Non sono degli invidiosi. Se gli presenterete un cane acquistato da altri troveranno in lui qualcosa di positivo, perchè sono consapevoli di com’è difficile allevare.

    Non sono dei vanitosi. Vivono le esposizioni come parte integrante della selezione cinotecnica e se quel giorno non hanno vinto lo accetteranno sportivamente, senza inveire contro nessuno.

    un paio delle citazioni postate da Dani che più m' hanno colpito :D :D senza gettar fango su tutto il resto ovviamente

    CITAZIONE (HellHouse @ 18/2/2011, 21:28) 
    " Ora c'è qualcosa che mi preme chiarire a proposito della personalità dell'allevatore e che è di importanza capitale: allevatore è colui che con assiduo studio, letture, analisi, meditazioni sullo standard, riflessioni, confronti, contatti con giudici ed altri allevatori di rilievo ascoltati con umiltà ma anche con vigile senso critico, si è formato un chiaro concetto di modello da raggiungere attraverso lungimiranti piani di allevamento. Che questi piani segue razionalmente, senza cedimenti, nè concessioni ad effimeri successi, nè fuorvianti tentennamenti, ma con determinazione, tenacia ed orgoglio. Chi non se la sente di seguire questo sentiero in salita, non è un allevatore ma un fabbricante di cuccioli ... il che è tutta un altra cosa! E' ovvio che tutto ciò vale per ogni razza qualunque essa sia e quali che siano i suoi specifici parametri, ed è superfluo dire che parlo di persone che si dedicano ad una sola razza, altre realtà non sono nemmeno prese in considerazione. Vie di mezzo non ce ne sono, o si fa così o si è dei fabbricanti di cuccioli ... e non si dovrebbe usare il termine "allevatore" per qualificarsi . "

    qua è racchiuso gran parte dell' essere allevatore secondo me, soprattutto quanto ho evidenziato in grassetto "... Vie di mezzo non ce ne sono, o si fa così o si è dei fabbricanti di cuccioli... " è questo forse che dovrebbe entrare maggiormente in testa... almeno a mio parere.
     
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  8. Staffie
     
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    giunti a questo punto mi chiedo avete suggerimenti per distinguere un "allevamento" serio, inteso come luogo fisico?
    Nel visitare l'allevamento, ci sono elementi che ci aiutano a capire se quell'allevatore, rispetta realmente i propri cani?
     
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  9. marchesato
     
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    in questi giorni sono presissima.. appena riesco vi posto una serie di domkande/risposte.
    sul 'luogo fisico'.. bhe, dipende molto, ma direi che un posto piacevole, ordinato, pulito, 'costruito' per i cani potrebbe essere un buon inizio.. senza sottovalutare che la normativa prevede che oltre i 5 cani vi deve essere una struttura a norme ASL

    Edited by marchesato - 22/2/2011, 10:27
     
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  10. lungo brio
     
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    Quoto in assoluto tutto quanto già detto da marchesato e da HellHouse , come si potrebbe non essere d'accordo!

    Personalmente do molta importanza al rapporto che nasce tra allevatore e futuro proprietario. Come dice Marchesato nel suo articolo, la presenza costante dell'allevatore che accompagna il proprietario nella crescita e nella gestione del cucciolo è una importante discriminante nella determinazione della qualità del professionista vero.
    Un' altra cosa che mi affascina è l'allevatore che ti presenta, oltre alla cucciolata, il progetto allevatoriale che ci sta dietro.
    Mi spiego: quando parli con una persona che ti racconta perchè ha scelto un determinato stallone per la sua femmina, cosa vorrebbe ottenere dall'accoppiamento, quali caratteristiche vorrebbe migliorare o fissare meglio . . . . beh a quel punto (oltre a essere chiaro che non si è davanti alla cucciolata nata tra i cani dei vicini di casa) si viene anche un po' coinvolti in un progetto , in una aspettativa.

    Questa "alchimia" che nasce solo da una grande passione, presente in entrambe le parti in questione, è da sempre la cosa che più mi entusiasma nel rapporto tra allevatore e prorpietario.
     
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  11. Staffie
     
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    Io la butto li, per me, per un sintomo per capire se un allevatore si occupa di selezione o solo di produzione, o almeno se realmente crede al proprio lavoro e alle cucciolate che fa, direi che è dato dalla presenza di cani con il proprio affisso in allevamento o comunque frutto della propria selezione.
    Ovviamente non voglio fare di tutta l'erba un fascio, da qualche parte bisogna pur cominciare, voi cosa ne pensate?
     
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  12. marchesato
     
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    che può essere un buon punto di partenza, a condizione che l'allevatore abbia affisso e che allevi da almeno un po' d'anni .. altrimenti come fa? .. ? ;)
     
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  13. Staffie
     
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    eccerto certosino marchesa, ecco perchè ci ho tenuto a puntualizzare che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, in caso di " non affisso" basta che abbia cani frutto della SUA selezione ;)
     
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  14. marchesato
     
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    ehiaehia ahahaha !!!!! quello che intendevo io è che quando uno comincia ad allevare i cani se li deve comprare.. difficile che sian frutto della Sua selezione per almeno 4-6 anni.. :)
     
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  15. Staffie
     
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    ahahaha anchio!!!!
    insomma ti ci sono capisciuta, ma mi ho spiagata malo :wacko:
     
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14 replies since 18/2/2011, 20:30   216 views
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