VORREI UN CUCCIOLO...

Riflessione

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  1. Staffomania
     
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    Questo scritto è dedicato a chi sta decidendo di prendere un cucciolo, da una cucciolata di qualità.
    Ho chiesto il permesso a questo mio caro amico e allevatore, lui l'ha scritto principalmente per i suoi cani, per lui e per i futuri acquirenti suoi, però trovo istruttivo leggere tutto ciò nel momento in cui un cucciolo di buona qualità si affaccia alla nuova famiglia.
    E' lungo ma ne vale la pena.

    VORREI UN CUCCIOLO

    Le nostre regole

    Sono passati molti anni ormai, dalla mia prima cucciolata, da quando per la prima volta ho provato a dare ai miei cuccioli la famiglia migliore, da quando ho dato per la prima volta consigli sulla gestione del cane e in particolare della mia razza, della mia linea di sangue, dunque il mio modo di affrontare oggi le stesse difficoltà, è ben diverso da allora.

    Quando le persone mi scrivono o telefonano, incontro le più svariate personalità, e i più diversi modi di andare incontro alla ricerca di un cane, di un affetto quasi sempre, a volte ahimè, di un oggetto da possedere come trofeo.

    Purtroppo molte volte devo scontrarmi con chi pensa che il cane di razza sia uno status simbol, un oggetto di lusso, con chi è semplicemente in cerca, soldi alla mano, di un essere vivente di cui impossessarsi, e lo vogliono subito, possibilmente entro pochi giorni.. C’è il compleanno del bambino, c’è il desiderio di tutta una vita di avere un cane, di avere “quel cane”, e siccome queste cose "tecnicamente" si possono comprare, ecco molti sentirsi in diritto di chiedere qualunque cosa, pure quelle che se analizzassimo bene la situazione, non converrebbe nemmeno ci venissero concesse, perché chi si svende, chi vende gli affetti, o è in gravi crisi economica e con se stesso, oppure non dà valore a ciò che ha, e come potremmo a quel punto esser convinti della nostra scelta?

    Il mio desiderio di spiegare la vita degli animali, di far conoscere passo dopo passo la crescita dei nostri cuccioli, tramite foto, notizie, aggiornamenti sul peso e quant'altro, il desiderio che tutto fosse trasparente, si è dovuto scontrare nel corso di questi anni con l’ignoranza generale sulla materia, ed anche contro una naturale, istintiva, comune a tutti curiosità, un naturale puerile desiderio di “poter scegliere”, “poter decidere” che tutti abbiamo avuto prima o dopo, e che ho imparato però col tempo, è meglio ostacolare che favorire.

    Mostrare tutto di un allevamento è molto bello, far vedere come crescono i nostri amati in ogni momento è segno di coscienza pulita, ma la gente ha le capacità per valutare? La gente poi, con quale metro di misura giudica il tutto? La gente conosce le difficoltà del gestire un allevamento?

    No. La maggior parte delle persone sono completamente ignare delle difficoltà pratiche e anche monetarie, del mandare avanti un allevamento di cani. I più sono convinti che gli allevatori siano solo commercianti di cani, e li sfruttano quando gli occorre un cane salvo poi sparlarne a gran voce, e gli altri vivono in un loro stupendo mondo virtuale, dove i cani amano sempre l'uomo, non possono far male e se lo fanno è sempre colpa dell'uomo stesso. Le vie di mezzo, quelle che occorrerebbero maggiormente per capire un ruolo difficile come quello dell'allevatore, scarseggiano. In un mondo dove la vita del cane è altalenante tra la miseria assoluta, la catena e la fame, fino a passare ai cani che dormono su sette guanciali e sono seguiti da specialisti di ogni genere, la figura dell'allevatore non può essere perfetta, perchè la perfezione non combacia con la realtà. Se le regole di un gioco permettono ora ad uno allevatore di far figliare la sua femmina tutti i calori, e quelle del buon giudizio invece consigliano di farlo una volta l'anno dopo i due anni di età e fino ai sette, massimo otto, ma i cuccioli vengono venduti sempre allo stesso prezzo, c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa che stride e che rende perciò la vita anche dell'allevatore che voglia comportarsi al meglio, molto molto difficile.

    Decidere di comportarsi al meglio nei confronti degli animali e tutelarli è giusto e bellissimo, ma se ad un allevatore coscienziosissimo che rispetti al massimo grado la vita dell'animale rimangono in casa dieci cuccioli perchè i richiedenti erano tutte persone senza scrupoli, nessuno viene a risarcirlo. Nessuno gli dà un premio in denaro per aver risparmiato la sua femmina. Nessuno lo tutela contro la cattiva cultura delle persone e contro il cattivo comportamento dei concorrenti cagnari.

    Così, la mia naturale tendenza a volere il meglio per i miei animali, si è dovuta scontratre fin da subito con la realtà, ed oggi, lontana da me l'idea di essere perfetto, cerco con tutti i mezzi di unire il rispetto per gli animali e l'educazione dei nuovi cinofili, passando attraverso la difficile via del sopravvivere e di essere corretto verso tutti.

    E' per questi motivi che ragionando sui comportamenti passati, e sul cosa è successo quando ho dato libertà di scelta e di giudizio, di quando ho aperto uno spiraglio troppo grande sulla vita di allevamento, di quando mi sono reso completamente disponibile al punto di divenire vulnerabile, che ho capito che è molto meglio per tutti, non ricevere totale e immediata disponibilità, ma avere la possibilità di guadagnarsela.

    Ho capito che per le persone è meglio offrire di poter venire a vedere i cuccioli nel momento in cui sono pronti a lasciare la nostra casa, perchè sarà quello il momento in cui avranno un minimo di sicurezza e formazione mentale, tale da poter esser giudicati per ciò che realmente sono, perchè inevitabilmente il farli vedere subito senza poter arrivare in fretta al dunque, accendeva solo gli appetiti e mostrava della gente stessa, i lati peggiori.

    Siamo spiacenti per chi volesse mettersi in lista di scelta per aggiudicarsi il cucciolo dal colore preferito, perchè se ciò avverrà a casa nostra, avverrà con calma, senza fretta, e soprattutto, non potrà essere una pretesa.

    Non permettiamo scelte di cuccioli quando ancora sono piccoli, sotto i due mesi, che sarebbero basate solo sul colore e sulla morfologia. Vogliamo sapere che tipo di cane, caratterialmente parlando, la gente cerca, e vogliamo esser certi che prendano "quel" cane! non che si portino a casa quello del colore preferito, ma timidissimo (quando inizialmente dicevano di volerlo vispo e svelto), o viceversa quello baldanzoso e sicuro, con fare da capobranco, non avendo tempo per lui, e la capacità di gestirlo.

    Se poi oltre che al dare a ogni persona il cane adatto, riusciremo a dare anche quello che più gli piace per il colore, ne saremo contenti.. non siamo mica fuori dal mondo! ma ci teniamo a far capire, che con la vita degli animali non si scherza, e in alcun modo acconteteremo solo il gusto estetico a discapito della qualità di vita sia del cane, che della persona.

    Il nostro compito di allevatori infatti non è dare al cucciolo la vita migliore solamente, ma è quella di dare al nostro cane ed al suo proprietario, insieme, una bella vita fatta di reciproci scambi.

    Dare a una persona maleducata e prepotente la possibilità di portarsi a casa un cucciolo indifeso e non adatto che sarà bistrattato, è tanto sbagliato quando dare a una persona gentile che per amore degli animali asseconderà anche un cucciolo dominante, la possibilità di scegliersi il cane non appropriato.

    In poche parole chi si rivolgerà a noi dovrà anche spiegarci la propria vita, il suo vissuto cinofilo, ed in base a questo noi decideremo insieme a lui, motivandolo certamente, se sia il caso che prenda un cucciolo piuttosto che un altro. Non ci saranno sentenze del giudice, ci sarà un dialogo costruttivo per tutti.

    Volenti o nolenti, le persone che chiederanno un cane a noi, dovranno fare i conti con noi, gli altri si possono subito accomodare.

    Se qualcuno pensa di arrivar qui e soldi alla mano potersi scegliere ciò che di noi gli piace, può cominciare a percorrere un'altra strada perchè tanto qui non otterrà nulla.

    Quando si deve prendere un cucciolo, il desiderio di tutti è quello di poter scegliere sul più grande numero di soggetti possibile.. per trovare il più bello, il più adatto a noi, quello col carattere migliore.. Qualcuno sta oggettivamente cercando tutte queste cose e si affida all’allevatore per dei consigli, qualcuno invece è convinto di trovarlo da sé, coi suoi sensi, le sue percezioni…ma anzi, peggio, non vede l'ora di andare in allevamento per sceglierselo perchè ha paura che qualcuno lo preceda, e addirittura vorrebbe scegliere ancora prima dell'allevatore dubbioso, perchè ha paura che questi possa soffiargli il migliore.

    Qualcuno si è studiato la razza da un po’ di tempo su libri, riviste e tutto ciò che ha trovato, ed è convinto di aver ben carpito le conoscenze necessarie per prendere “il suo campione”. Molti di questi ragionamenti li ho provati anche io.. Tutti ne siamo stati affetti almeno una volta, e nondimeno nel corso della mia esperienza da allevatore mi son dovuto rendere conto che per lo più erano sbagliati.

    In qualcuno c'è quasi una sorta di gusto del gioco: vogliono "tentarsela" per provare a portarsi a casa quello che "loro" ritengono il miglior cucciolo, e sono disposti per questo gusto del gioco anche a rischiare di sbagliare scelta e rovinarsi la vita propria e quella dell'animale. In quel momento pensano che almeno potranno dire "me la sono cercata" "ho sbagliato ma ho scelto io".

    Molta gente è disposta a pagar cara la prima scelta (a volte su un gruppo di cani pure di poco valore caratteriale), per il semplice gusto di sentirsi protagonisti e padroni.

    Beh cari signori, con la vita dei cani non si gioca, non si rischia e non si scherza.

    I migliori cani della mia vita li ho avuti scegliendo "i migliori genitori" e aspettando i loro cuccioli, prendendo o quello che mi veniva dato dall'allevatore, o addirittura quel che rimaneva dopo la scelta di altri precedentemente prenotatisi.

    Noi siamo frutto di una cultura cinofila sbagliata, arretrata, fatta di possesso, proprietà, schiavitù del cane, e coccolati da questa sensazione esaltante di poter essere “padroni”, anche in buona fede ci accingiamo a ricercare il nostro cane.. Ma egli non sarà soltanto un oggetto, sarà il nostro compagno di vita, passerà con noi molti anni se Dio vorrà, sarà cucciolo e indifeso chiederà il nostro aiuto, avrà bisogno del nostro perdono, sarà adulto e ci proteggerà, lo vedremo nel pieno delle sue forze dare il meglio di sé per noi, ed infine lo vedremo anziano, aver bisogno di esser protetto, teneramente accudito forse..

    Un cane vive tanti anni, eppure la maggior parte delle persone che lo cerca, lo vuole cucciolo, piccolissimo, anche tre mesi lo fanno già apparire un adulto, lo vuole subito, lo vuole nel week end di ferie… Voglio, voglio, voglio, voglio…. Questa è la parola più ricorrente che si sente dire da chi cerca un cucciolo, perché l’ignoranza nel nostro paese è ancora diffusissima, e con essa le pretese che si avanzano sono tante e quasi tutte pure stupide.

    Buongiorno, le scrivo perché vorrei sapere se avete disponibile un jack russell maschio con una macchia sull’occhio destro e una sulla coda e vorrei sapere il prezzo grazie.

    Buongiorno, vorrei sapere il prezzo grazie.
    Buongiorno, vorrei sapere il prezzo, la disponibilità e il tipo di pedigree grazie.
    Il prezzo grazie.
    Mi piacciono pelo bianco e occhio nero.
    Costi?

    Ecco, questi brevissimi testi, queste righe, queste due sole parole, una sola parola, queste pretese, non sono altro che tanti esempi di e-mail che ogni giorno ricevo, e che dimostrano quanto banale e al limite del proprio danno, a volte della maleducazione, sia il modo di ricercare un cane da parte della gente.

    “Ma tu vendi un cane? Come ti permetti di chiedere? Come ti permetti se sei solo un commerciante”, ha il coraggio di dirti qualcuno, quando gli fai notare che senza che si presentino e ti dicano buongiorno e buonasera, non ti metti nemmeno a parlarne dei tuoi cani..

    Chiariamo subito un concetto: io non vendo la vita dei cani. Io, allevatore del ventunesimo secolo chiedo di pagare il prezzo del mio lavoro. Tutto qua. Seguire i cani giorno e notte, tutti i giorni di tutto l’anno, tutta la vita, sempre senza vacanze, sempre disponibile, con le spese di tanti investimenti fatti per farli star bene, per dargli da mangiare ogni giorno il meglio possibile, per pagare le spese veterinarie, ha un prezzo! Questo prezzo qualcuno lo deve pagare visto che gli animali non vanno al lavoro da soli, non decidono di sposarsi e di metter su casa, e non si prendono da soli la briga di crescere i loro cuccioli.

    Dal momento che i matrimoni dei cani li dobbiamo decidere noi, essendo animali domestici, dal momento che la salute del cane è nelle nostre esclusive mani, dal momento che i veterinari, i mangimisti e gli educatori si fanno pagare, è impossibile svolgere il compito di allevatore senza percepire un congruo guadagno, non basato sul valore della vita di un essere vivente, ma basato sul costo necessario ad arrivare a lui.

    Ogni cane vale quanto l’altro. Un meticcio non vale meno di un cane di razza.

    Un cane di razza non è un essere vivente migliore o che gode di più diritti per sua nascita rispetto a un trovatello. La scelta di andare al canile a prendere un cane, può essere altrettanto e più nobile di quella di andare in un allevamento, basta sapere quel che si fa!

    Molto spesso la gente ti fa due conti in tasca, e si chiede come mai tu possa domandare una certa cifra per un cane. Fanno due calcoli veloci, quanto costa il mangime, quanto costa un vaccino e un microchip e si chiedono, o ti chiedono, o lo pensano, come tu possa invece chiedere cifre così esorbitanti come centinaia di euro.

    Molti da ignoranti acquirenti, diventano ignoranti allevatori, pensando di far soldi a palate, e finiscono per lo più per abbandonare dopo qualche tempo, quando sono stanchi e logori dalla fatica che ci vuole ad esser allevatori, lasciando i loro cani al primo che capita o al canile più vicino, oppure finiscono per divenire commercianti di vite.

    Chi prende e dà un cucciolo, un cane adulto, come se fosse un oggetto qualunque, senza chiedere, senza far domande, rispondendo alle lettere disgustose e maleducate che domandano solo il prezzo, non è altro che un negoziante di vite, e ha tutto il mio disprezzo, perché fa il male degli animali, ma anche di molta gente ignorante che non si rende conto, cresciuta in una cultura sbagliata, di cosa sia giusto, lecito e importante sapere.

    Allevare non vuol dire far nascere una cucciolata.. Non è allevatore colui che avendo una femmina in casa sua, la fa riprodurre e poi sistema i cuccioli, come non è generare un bambino che ti rende madre, oppure lo è in minima parte, ma bensì crescerlo, amarlo, proteggerlo. Noi come genitori siamo il frutto per lo più, di come sono stati i nostri genitori con noi..

    Si è allevatori quando si riesce, cucciolata dopo cucciolata, a far nascere piccoli sani, che saranno apprezzati, amati, compresi, e quando si dà un contributo alla specie e razza in questione, migliorandola, quando si aiuta la gente a capire i propri animali, migliorando la loro vita, o evitandogli di rovinarsela prendendo un amico a quattro zampe non adatto.

    Un cane di razza non è un oggetto di lusso da possedere. Cane di razza è qualunque cane “importante” perché seguito, perché amato, voluto, perché è conosciuto, e perché per questi motivi, potrà rendere felici gli altri.

    Meticcio non è sinonimo di "nulla", di "bastardo", di cane di nessuna importanza, ma dovrebbe essere solo segno di “cane nato da genitori di diversa, sconosciuta o non definibile razza”. Meticcio potrebbe essere anche qualcosa di molto valore, dato che la maggior robustezza dell’ibrido è universalmente riconosciuta.

    Meticcio potrebbe voler dire anche “essere unico” e per questo forse ancora più particolare, prezioso… Uno dei cani a me più cari è la nostra Inga, un meticcio di chissà cosa, forse Husky, arrivato qui anni fa.. Ebbene, se volessi avere altri cani come lei, sarei in grossa difficoltà.. Come fare? aspettare un altro trovatello? no...lei è stata unica tra tanti... una fortunata coincidenza.. E come fare ad allevare, partendo da lei e volendo, dei cani con le sue stesse caratteristiche, senza sapere da dove ella provenga e quali razze?

    Se un giorno io dovessi "tentare" il suo accoppiamento per riavere cani come lei, non starei che cominciando a creare un nuovo cane di razza, perchè alla fine il punto è proprio quello.. Noi cerchiamo caratteristiche ben definite, e una volta che le raggiungiamo stabilmente, diamo un nome, il nome di una razza, ai cani che le posseggono.

    Il fatto che un meticcio abbia fantastiche qualità, non rende tutti i meticci adatti alla stessa persona.

    Amo qualunque cane, ma allevo cani di razza perché cerco di far nascere a casa mia, cani adatti alla mia vita, cani adatti a certe persone, cani che siano felici, e per far ciò, è più pratico e sicuro esser certi di come saranno questi cani, piuttosto che affidarsi al caso. E' così che sono nate le razze.. Per la necessità. E' inutile negare che il cane sia un animale domestico, e in quanto tale deve esser utile all'uomo. Se gli rovina la vita è un animale in pericolo, per la sua stessa esistenza, dato che non va a lavorare o nel bosco a cacciare come un lupo, e che si può sostentare da solo con le sue forze. In un ipotetico mondo perfetto senza catene, vincerebbe e si riprodurrebbe solo l'animale più forte e utile a se stesso.

    In questa vita, l'unica che io conosca, è più forte il cane più utile all'uomo, e questi ha più possibilità di avere una bella vita, ed io voglio far nascere cani fortunati e amati, cani importanti per qualcuno. Il far nascere cazni inutili mi farebbe sempre tremare per la loro vita. Io non voglio che i miei cani facciano pietà e vengano presi alla cieca, per misericordia. Io voglio che i miei cani siano utili, che la gente ne riconosca le qualità e li voglia con sè pure se costa del denaro mantenerli, perchè si rendono conto che danno qualcosa in più alla nostra vita. Un cane che serve è un cane che può trovare una sistemazione anche da adulto, nel caso malauguarato il suo padrone non possa più occuparsene. Un cane preso solo per misericordia sarà sempre nelle mani del suo dio uomo, in sua balia, e io non voglio ciò.

    Far nascere delle vite tanto per farlo, comunque vengano, sarebbe solo stupido e rischioso per gli animali.Il concetto della maggior parte degli animalisti che ho conosciuto si basa sul fatto che sia ama a priori qualunque animale, e chi è buono prende con se qualunque animale. Beh, è stupendo quando si riesce ad essere così forti e in sintonia col mondo, da saper amare e sopportare il peso anche delle difficoltà, ma io non penso che si debba arrivare ad esser tutti fortissimi, per il poter arrivare ad amare o essere amati da un cane. Non è detto che chi ama un cane li debba amare tutti. Non è detto che ogni cane sia adatto a ogni persona. Non sta scritto da nessuna parte che chi non ha la forza di amare tutti, sia una persona spregevole.

    Io penso che se ognuno di noi desse sempre il massimo sinceramente, e riuscisse a fare anche "qualcosa di più", occuparsi del trovatello incappato sulla sua strada, quanto meno raccoglierlo o avvisare chi di dovere, ciò basterebbe a rendere il mondo molto migliore.

    Il concetto di cane di razza non è perfetto in senso assoluto, perchè la perfezione non fa parte della vita. "cane di razza" è un concetto relativo, al cane e alla persona.

    Amare, donare qualcosa, scambiare qualcosa, che sia con un solo essere vivente o con diecimila, non è mai disprezzabile. Chi ha le forze amerà di più e in mille modi diversi, chi non ce la fa donerà l'amore che potrà. Io agli animali do tanto, perchè ho ricevuto da loro tanto. Bambino timido quale sono stato, ho trovato da sempre negli animali l'amore incondizionato che mi sentivo insicuro di meritare.. Loro mi hanno sempre dato, io ho solo dovuto ricambiare.

    Un conto è aiutare i cani sfortunati, un altro conto è il concepimento di cani di razza. Sono due tipologie di cane che non hanno paragoni, perchè nate per motivi diversi.

    Amare il prossimo e amare il proprio compagno, marito o moglie non è la stessa cosa. Un cane spesso lo prendiamo per essere affine a noi, come se prendessimo un compagno umano, non per pietà (per quanto anche questo vada fatto ogni tanto, per aiutare e noi stessi abbiamo alcuni trovatelli), e proprio l'essere tanto affini a un animale ci permette di dargli sempre di più. E' impossibile amare tutti indistintamente e allo stesso modo, per questo non v'è nulla di male nell'amare un tipo di cane piuttosto che un altro, fermo restando che chi riesce a far di più sarà ricompensato in termini morali infinite volte..

    Dire che i cani andrebbero presi tutti nei canili e che i cani non si comprano, è pura e stupida demagogia che non serve a nessuno e si basa sul concetto ignorante della gente che scambia gli animali per oggetti, e spesso purtroppo a dire ciò sono gli stessi animalisti, che per primi sanno bene che gli animali non sono oggetti e quante fatiche ci vogliano ad occuparsene.

    Io sarò sempre a favore di chi prende un cane sfortunato, ed anzi lo aiuterò con consigli se vorrà, così come faccio per i miei, ma le due cose non si dovrebbero mai paragonare, figuriamoci poi andare in contrasto come spesso accade!

    Non è per causa di chi ama veramente un cane preciso che esistono gli abbandonati, è per colpa di chi non prova vero amore.

    Forse che i migliori, i più buoni ed altruisti di noi smettono di aver figli propri per andare ad adottare tutti i bambini che muiono di fame nel mondo? Forse che rinunciamo alla gioia, alla felicità dell’avere un nostro figlio, un piccolo che cresce naturalmente, felicemente con noi, senza aver mai subito uno stress o aver avuto problemi o malattie, per il fatto che molti bambini soffrono in altre parti del mondo? La sofferenza, la tristezza della vita, può farci tutti smettere di vivere una vita naturale e che per questo ci rende anche felici?

    La specie canina dovrebbe passar tutta tramite l'abbandono? dovremo avere un giorno solo cani nati per caso per colpa di qualche delinquente che ha abbandonato, maltrattato, fatto accoppiare indiscriminatamente? I cani non sono tutti uguali. Devono godere tutti degli stessi diritti certamente, perchè nessuno ha colpe, ma sono molto diversi l'uno dall'altro, come capacità e come salute. Non possiamo permettere che la "patologia", l'abbandono, divenga la base dei cani del domani. L'altruismo non ci deve e non ci può portare verso la malattia, verso una vita innaturale, così come è ingiusto che nascano cani di razza malati, pieni di patologie che si possono curare solo perchè la medicina oggi ha fatto notevoli progressi ( un cane di razza malato è la cosa più disgustosa che possa esserci!).

    L'amore non si obbliga, l'amore si riceve e si dona. Quanto e qualunque esso sia. Il sacrificio, l'estremo sacrificio, l'immenso amore non si possono comandare, si può solo assistere alla loro crescita, non impedendo che questa avvenga e pur partendo a piccole dosi.

    Ed allora come mai spesso molti sono pronti a far la morale agli allevatori? Come mai sono così velocemente pronti a fargli i conti in tasca?

    Quando se la prendono contro gli allevatori gli animalisti, beh, penso sempre che non ci siamo capiti, che non hanno capito che stiamo dalla stessa identica parte, quella della difesa degli animali. Non potrei mai prendermela contro chi ama gli animali, anche se fa ragionamenti sbagliati per tanti altri versi. Spero che leggendo queste mie righe qualcuno si possa render conto che non siamo tutti uguali, né loro né noi.
    In molti altri casi invece il problema son i soldi… e a volte l'ignoranza, e le due cose unite insieme, fanno il resto.
    Bene, chi pensa che allevare voglia dire far soldi a scapito degli animali, che ci provi egli stesso, che passi una vita ad alzarsi la notte per controllare cuccioli, per seguire anziani morenti o sofferenti, che risponda tutto il giorno al telefono alle persone che hanno bisogno di consigli per la crescita, che raccolga tonnellate di cacche (questo particolare profumato della nostra vita non lo calcolano in molti, ma forse è la costante più presente), che si privi di vacanza, vita privata, di una vita normale, e dopo vedremo se alla fine la penserà ancora così.

    Oh certo, si può non fare tutto ciò.. Si può fare gli architetti, gli ingegneri, i bancari, e nei rimasugli di tempo andare a servire il pasto a due animali tenuti in gabbia. Si può trovare il tempo per consegnare i cuccioli ma non quello per rispondere ai bisogni della gente. Si può trovare il denaro per pagare pubblicitari e lavoranti quasi sempre in nero per vender meglio la propria merce… Si può ancora oggi in Italia, essere negozianti di vite, ma ciò non vuol dire che siamo tutti così. Non vuol dire che per il fatto che c’è chi si approfitta dei cani e dell’ingenuità altrui, siamo tutti così.

    Forse che una baby sitter non si paga? Forse che un insegnante o un medico non dovrebbero esser pagati perché sono tutte figure che dovrebbero pensare più ad amare che a sopravvivere?
    Ma come? Ma tu dovresti farlo per passione, dicono alcuni quando devono pagare parcelle di questi signori..
    Ma da quando la gente che ama il prossimo e gli animali, si sostenta col nulla?
    Non dovrebbe al limite esser pagata proprio di più, perché su di essa si basa la vita? Le fondamenta di tutto il resto?

    Come mai anziché tendere a ricompensare meglio chi oltre al fornirci un lavoro dà esempi anche di amore puro, non facciamo altro invece che mortificarli e cercare di dargli il meno possibile facendo leva sul loro amore per la vita e per quello che fanno?

    Un allevamento non ha i costi di una singola cucciolata, ma quelli di un’intera vita umana per arrivare a quella cucciolata. In un allevamento ci sono cani sani che si riproducono e cani che invece sono nati con qualche malattia e che non si riprodurranno mai, cani anziani, ma che ugualmente vengono amati e tenuti bene come gli altri, e che fanno spendere spesso molti soldi, e questi, devono arrivare anche tramite i più fortunati. Negli allevamenti cercate i cani anziani, perchè questi saranno garanzia per l'allevatore, non i giovani che stanno sempre bene, fruttano sempre denaro, e sono sempre più bellocci.

    Per una cucciolata che nasce e cresce sana, spesso ce ne sono altre in cui tutto è andato storto, in cui si sono spesi fior di quattrini per viaggiare lontano alla ricerca di un degno marito per la nostra femmina, ma magari sono nati pochi cuccioli, magari la mamma ha dovuto subire un intervento cesareo, magari sono morti tutti i piccoli, magari non è rimasta gravida e rimangono solo i costi da pagare..

    Un allevamento ha anche tutti gli onerosissimi costi dovuti ai permessi sanitari ed amministrativi per allevare, a quelli edilizi, delle strutture necessarie per far star bene tutti gli animali, alle spese pere geometri, agronomi e commercialisti, ma a questo nessuno ci pensa.

    Un conto è avere una femmina sana che fa una splendida cucciolata in casa propria, e tutto sembra bello e va meravigliosamente, e fa sembrare la gioia della nascita una sciocchezzuola, e un altro conto è far nascere e ripetere questo miracolo della vita continuamente per dare questa gioia a molte persone. Nessuno parla di tutte le persone che facendo una cucciolata in casa, si sono trovati di fronte allo shock di una madre in ipocalcemia, presa da convulsioni, o quella che divorava i suoi cuccioli ancora vivi, quella che aveva rottura dell'utero. Il paragone per sminuire il lavoro degli allevatori, si fa sempre e solo con le fortunatissime cucciolate per le quali sono occorse poche spese.

    Un privato che abbia tantissime conoscenze sui cani, che abbia speso tutto il suo tempo libero per la cinofilia e che sia propenso a donare tutto questo suo amore agli altri in termini di cuccioli è spesso una scelta stupenda per trovare un cucciolo, lo dico per primo, ma di queste persone ce ne sono pochissime se le si relaziona a tutta la gente che invece desidera e ha bisogno dell’affetto di un animale.
    L’allevatore e il suo modo di allevare non sono altro che il frutto della società che ci circonda.
    Se esistono negozianti di vite è perché esistono persone che al cane danno il valore di un oggetto, che quando comprano pensano solo a possedere e non al fatto che stanno ricompensando uno sfruttatore di vite. Se alla vita animale venisse dato maggior valore, sarebbe molto più facile anche per gli allevatori far star bene gli animali, e prolifererebbero solo gli amanti degli animali, perché la gente riconoscerebbe subito i commercianti fini a se stessi e sarebbe sempre pronta a ricompensare bene per ciò che ha davvero importanza.

    E il fisco ce lo dimentichiamo? Far l’allevatore vuol dire anche pagare le tasse eh! Eppure non appena nomini l’Iva, la gente anziché esser contenta di avere in mano una fattura per i soldi dati, anziché esser contenta per il contribuire con una parte dei loro soldi a questa Italia che va così male, anziché esser contenta di avere a che fare con una persona onesta, prende e cambia aria.

    Avere una fattura in mano per un acquisto che vivrà almeno una decina d’anni, mi pare tutt’altro che qualcosa di sciocco, anche economicamente e commercialmente parlando, considerando l’imprevedibilità della vita, la difficoltà dell’allevare bene e i misteri della genetica. Un conto è non pagar l’iva per un caffè (ed è sbagliato anche questo), ed un conto, molto più sciocco, è non aver traccia di un pagamento spesso sostanzioso, per un qualcosa che ci starà accanto tanto tempo.
    Quando si devono percepire dei soldi, sono tutti pronti, gentili, veloci… ma quando i soldi sono passati, le cose cambiano, e tutta questa gentilezza diventa un ricordo.
    I commercianti non hanno tempo per gentilezze, e rispondono pure ai maleducati, perché hanno fisso in mente solo il denaro… Arriverà o non arriverà? Questo è il loro costante pensiero. Un commerciante non si perde tempo in mille foto, non conosce i particolari della vita dei propri cani. Non perde tanto tempo in visite, va veloce, non ha tempo da buttare, eppure c’è gente che da questo falso contegno, da questa freddezza glaciale, a volte da una giacca e una cravatta, da due nozioni sulla razza che chiunque potrebbe imparare, si fa intimorire fino ad assoggettarvisi, e finiscono per ricompensarla.

    Chiedete di perdere tempo agli allevatori (nel limite del lecito eh ;-) ), chiedete informazioni veniali, perché sono quelle che fanno la differenza.. I particolari sono quel che contano, non le pubblicità, dei grandi box in ferro, la Mercedes dell’allevatore, i titoli vinti in esposizione.

    Quel che conta è il peso del cane, aumentato o diminuito rispetto al mese prima, è il carattere del cane, cresciuto secondo le premesse, amabile in casa e diffidente fuori, se vomita in macchina per il mal d'auto o è felice di seguirci, oppure se è estroverso e giocherellone, partecipe dei nostri momenti liberi. Quel che conta per una materia come l’allevamento, è proprio il dilungarsi a parlare dei nostri amici animali, il viverli, toccarli, abbracciarli anche quando ci sporcano, sopportarli quando abbaiano intimoriti e imparano i primi rudimenti "della guardia". Un allevatore dovrebbe sempre avere le risposte pronte a tutte o quasi le domande di ogni acquirente... Dovrebbe quanto meno conoscere a menadito la sua materia.

    E’ per questo motivo che ormai alle e-mail dove ci chiedono spartanamente solo il prezzo, nemmeno più rispondiamo. Quando ci sentiamo pieni di filantropismo, cerchiamo di educare i più evidentemente ignoranti senza malizia, ma quando qualcuno ci chiederà dei cani in base alle macchie del mantello, in base al tipo di pedigree e basta, in base alla cattiveria nel ringhiare, beh allora troverà soltanto un muro in faccia e non avrà alcuna risposta.

    Tutti amiamo il bello, tutti vogliamo scegliere, tutti siamo curiosi, vogliamo ragionare con la nostra testa, ma in tanti dobbiamo anche imparare cosa vuol dire allevare, e quali siano le cose importanti da guardare.

    Molti pensano che se scelgono per primi prenderanno il miglior cane, qualcosa di cui vantarsi per sempre e che in più gli darà amore, perché sono presi da una smodata sensazione di vittoria e di ottimismo.

    “Voglio la prima scelta oppure vado altrove”…. Questo ogni tanto si sente dire.... Prego vada altrove, rispondo io...

    Premesso che per effettuare la prima scelta e prendere un cane effettivamente con certe doti ci vogliono un bel po’ di conoscenze sulla razza, sulla linea di sangue, sui cani in generale e sui modi in cui vengono gestiti i cuccioli, non sempre la prima scelta, anche su dieci, equivale a un cane con delle grandi doti. Tutto dipende da chi sono i genitori, da come sono questi cuccioli, da chi sceglie.

    Il miglior cane per me, per allevare, per compensare le carenze degli altri miei cani, non è detto sia lo stesso per una persona che avrà quel cane e basta per tutta la vita.

    Il miglior cane per me, che amo i cani taciturni e poco appiccicosi, non è detto che sia il migliore per un altro.

    Il miglior cucciolo tra quindici, figlio di due cani malati e brutti, sarà sempre un cucciolo malato e brutto anche se scelto per primo tra quindici, come l'ultima scelta di una cucciolata figlia di due cani eccezionali, sarà spesso di gran lunga superiore alla media di tutti i cani e anche più.

    Infine mi dite io come posso svolgere al meglio il mio lavoro di allevatore, come posso trovare una casa felice e delle persone che amino i miei cuccioli, quando mi si chiede un cane con le macchie sulla schiena ben disposte in verticale? Come se si stesse scegliendo l’arredamento di casa? Mi dite come posso io pensare al benessere animale, quando la gente vuole prendere il cane per la ricorrenza festiva, non curante del fatto che i cuccioli abbisognano di un tot di tempo da passare con la madre, per essere da grandi dei cani socievoli e sicuri di sé? A volte per tre mesi cambio continuamente idea su dei cuccioli, faccio una fatica enorme a capire quali siano le qualità di un cucciolo a me più adatte, eppure molta gente, in quattro e quattrotto è convinta di arrivare e fare Bingo!

    Come si può conciliare la curiosità, la prepotenza, la fretta..e infine i soldi che ognuno di noi può spendere fino ad un certo punto, con la cosa più importante: la vita dell’animale?

    Quando dovete prendere un cane, considerate bene la vostra vita, e cercate il cane più adatto a renderla felice e serena. Se prendete il cane giusto tutto apparirà più facile ed anche elargire amore e coccole sarà semplice. E’ inutile andare a prendere il cane del canile colmi da senso di pietà, non avendo sufficienti conoscenze cinofile per recuperare un carattere spesso traumatizzato, non avendo i soldi per pagare un educatore che recuperi questo carattere traumatizzato, e non prendendo un cane congeniale alle nostre esigenze di vita....e avendone spesso anche una complicata.

    Cosa se ne può fare la signora che vive in un appartamento colmo di cristalli e di tappeti antichi, di un setter che da cucciolo faceva tanta pena e aveva bisogno di aiuto, ma da grande per sua natura e non per sua colpa, ama sguazzare nelle pozze d’acqua e torna dalle passeggiate sempre colmo di fango? Cosa se ne fa un commerciante che amerebbe tenere il suo cane sempre in negozio, a contatto anche coi clienti, di un guardingo e sospettoso maremmano che invece per sua natura sospetta di tutti, ma da piccolo sembrava una bianca, tenera pecorella smarrita?

    Far del bene è meraviglioso ed io lo consiglio a tutti, ma bisogna anche saperlo fare.

    E scegliere un cane può sembrar facile, ma non è così. Bisogna conoscere bene se stessi nella misura in cui si è pronti ad accettare la vita di un cane con noi.

    Bisogna conoscere la cinofilia e le proprie conoscenze cinofile.

    Cosa se ne fa un pacifista che sviene solo al pensare al dolore, di un cane da difesa personale che l’allevatore gli raccomanda di portar a far dei test di difesa per valutare le sue qualità naturali? Potrà mai questa persona gioire del fatto che il suo cane si scagli a duecento all’ora su una manica a mordere?

    Spesso vogliamo con noi delle armi per sentirci più sicuri, ma poi queste armi le sappiamo maneggiare? Spesso vogliamo cani simpatici e iperattivi come i Jack Russells, ma poi abbiamo tempo per loro?

    Quasi sempre vogliamo il cucciolo e non il cane più cresciuto, ma poi magari lavoriamo tutto il giorno e non abbiamo il tempo per seguire la crescita di questo cucciolo. A cosa ci serve allora assecondare questa nostra morbosa voglia? A far crescere male un animale? Sentendosi solo e insicuro e facendolo divenire un adulto frustrato da portare poi a rieducare, se non peggio, da non riuscire più a sopportare? Non sarebbe meglio prendere un adulto magari tornato in allevamento per sfortuna, casi della vita, e che richiederebbe meno tempo da dedicargli? Un adulto non è meno di un cucciolo. E' solo un cane già formato, e bisogna solo valutare se con quel carattere, formato in quel modo, può essere adatto a noi. Alcuni dei miei cani migliori li ho presi a sette anni, e nessuno lo direbbe vedendoli felici al mio fianco.

    Allora primo consiglio: prendiamo la razza più adatta a noi, ma non solo! Dopo esserci studiati le caratteristiche di razza, andiamo a guardare se i cani di quell’allevamento corrispondo allo standard. Andiamo a vedere se quei singoli cani, quel maschio, quella femmina, quell’allevatore, sono come noi ce li immaginiamo. Non importa se si prende un cane fuori standard, macchiato diversamente o che non ha le caratteristiche di razza. Importa prendere un cane adatto a noi per prima cosa!

    Non importa prenderlo di razza o meticcio, importa prenderlo facile da amare, adatto alla nostra vita e sano.

    Il cane di razza dovrebbe solo essere il cane su misura per noi. Dovrebbe essere un cane che ci dà certezze o quanto meno probabilità maggiori di salute rispetto all’orfano o al cane nato per caso e di cui non possiamo prevedere il carattere. Quest’ultimo non sarà per questo un cane privo di valore, sarà solamente un’incognita, e per questo un cane più difficile “in teoria” e per cui ci vorranno proprietari ancora più esperti e preparati a “tutto”, ma ben vengano!

    Un allevatore deve far pagare il lavoro sulla conoscenza del carattere dei propri cani, non il fatto di possederli.
    Quando qualcuno mi chiede un cane per andare in esposizione, si vede che di me non ha capito nulla.
    Io cerco padroni che amino i miei cani per ciò che sono e per se stessi principalmente. Non m’interessa nulla se col mio cane vincono le sfilate di moda.
    E pur con questo anche io come tutti, amo i cani belli. Vi sembra inconciliabile come cosa? E perché? Forse c’è il bisogno per forza di esibire la bellezza o l’amore che si possiede?
    Certo, si possono fare anche le esposizioni e le sfilate, come infatti noi ogni tanto facciamo, gioendo come tutti delle vittorie, ci si può divertire a far di tutto quando si sta bene insieme e si è felici, ma questa non può essere la base per un rapporto.

    Io non voglio gente che vinca coppe coi miei cani, non voglio soddisfare il delicato senso estetico di qualcuno coi miei cani.. Io voglio dargli degli amici per sempre. Dei cani da amare e che siano capaci di restituire questo amore.

    Voglio dare dei cani adatti alla gente e voglio che la gente sia adatta a loro. Voglio esser chiaro sulle caratteristiche dei miei cani, e quando differiscono dallo standard o dalla media degli altri cani, lo faccio presente.

    Voglio esser chiamato nel cuore della notte se i miei cani stanno male, voglio esser tormentato di domande perché questa è la mia vita e non c’è cosa più bella che poter insegnare quel che si sa. Non c’è cosa più bella che l’avere una passione fin da quando si era bambini e il trasmetterla, condividerla, farla accrescere giorno dopo giorno grazie alle domande e i dubbi altrui, grazie all’esperienza.

    Questo si paga di un allevatore… l’esperienza…la conoscenza… non il possesso di un cane, non l’essersi impossessato di una vita.

    A comprare son bravi tutti, basta avere i soldi. Il senso estetico lo potrebbe avere chiunque, anche la persona più egoista o maltrattatrice di animali al mondo, ma il tempo, questa semplice cosa, la disponibilità, l’umiltà, la capacità di sporcarsi di fango e ridere insieme al proprio cane, la può avere solo un padre, solo un allevatore che davvero ami i suoi figli animali.

    Cercate di informarvi sempre sulle reali caratteristiche dell’allevamento e dei cani presenti. Pagate qualcuno per il bene che ha fatto e che farà, non per la sua collezione di animali.

    Preoccupatevi prima di capire se un dato animale va bene per voi, e di trovarlo, perché una volta trovato questo, i soldi sono la cosa minore. La spesa per l’acquisto di un cane è veramente nulla rispetto al bene che ci possono dare, ma tuttavia comprendiamo per primi, non essendo mai stati ricchi, anche questa difficoltà.

    Beh, meglio aspettare allora, e prendere il cane giusto dalla persona giusta, piuttosto che correre verso un commerciante, verso delle delusioni, verso un rapporto sbagliato con un animale col quale nessuno poi ci aiuterà.

    Un cane può costare cento euro, ma un intervento per curarlo può costare migliaia di euro subito e altri migliaia durante tutta la vita per continuar le cure. Un cane può esser sano ma se avrà un brutto carattere non sarà necessaria solo l’educazione di base, ma servirà la costosa consulenza di un comportamentista.. E quanto costa la salute mentale, la tranquillità, la gioia dentro una casa? Ve lo dico io… è impagabile.

    Per questo non cerco mai di appioppare al primo venuto un mio cane come se nulla fosse, ma valuto se sia il cane più adatto. La miglior pubblicità per me allevatore, non è il cane che vince un trofeo, ma il cane felice che va a spasso insieme al suo amico umano radioso di gioia per il poter condividere la sua vita con lui. Questa è l’immagine dei miei cani che voglio aver nella mente, questo è quel che voglio trasmettere.

    In questo allevamento non nascono cani da esposizione, cani con un'etichetta se non quella che prima di tutto sono cani che piacciono a me e sono utili alla mia vita, perché senza l’utilizzo, senza la reale passione, niente può venire bene. Qui nascono cani "di Castell'Anselmo". Un allevatore che selezioni cani solo da vendere, da esporre, da presunto lavoro, ma inadatti alla propria vita, che realmente non li utilizza, non ne trae giovamento, alleverà sempre male.

    Se un cane non ti serve, non riesci ad amarlo, non ti è utile, allora non sarai felice e non riuscirai a costruire niente di buono.

    Se invece i tuoi cani li vivi a pieni polmoni, se sai tutto di loro perché ti rendono felice e ti fanno venir voglia ogni giorno di approfondire le tue conoscenze, allora crescerai nella tua passione e alla gente trasmetterai qualcosa di tangibile.
    Non conta esser proprietari di campioni, conta l’amare i propri animali e saperne parlare per ore. Gli standards cambiano, i cani si ammalano, si feriscono, ma la gioia che ci trasmettono rimane in eterno.
    Non conta se un cane ha una macchia sul dorso o un colore non previsto dallo standard, conta solamente se quel cane è in standard con la mia vita e con quella di chi me lo chiede.

    I cani non si prendono per esibizione come non si prendono per pietà. Si prendono per amarli e per essere amati.
    Non c’è nulla di immorale nel desiderare di essere amati, come non c’è nel desiderare una moglie o un marito che ci rendano orgogliosi e felici.
    Cane di razza deve voler dire “cane più facile per la nostra vita”, “più facile da amare”, “cane con una famiglia che ti aiuterà nei momenti difficili”..
    Per questo si paga un allevatore…. Per ricompensarlo, per aiutarlo a far sempre di meglio e per avere dell’aiuto a propria volta.

    Ecco, spero con queste righe di aver dato un aiuto a capirci, a quanti spesso si chiedono “perché comprare un cane”…. "quanto costa un cucciolo" ?

    I cani non si comprano, ma chiunque lavori si ripaga.

    Per il vostro bene cercate sempre chi si dilunga a parlare, chi spiega, chi è rintracciabile spesso, non chi c’è un’ora al giorno, chi non si trova mai, chi chiede solo e non dà nulla, perché se qualcuno non ha tempo per rispondere a voi, quasi sicuramente non ne ha nemmeno per i cani. Chi non conosce del proprio cane il peso, la condizione del mantello, le sfumature del carattere, i particolari…è qualcuno che lo possiede ma non lo ama, o non ha tempo per amarlo…

    Fatevi sempre dare una fattura o una ricevuta per quanto pagate, perché chi non ha nulla da nascondere e fa tutto per bene non avrà problemi a garantire per il vostro animale, e ve lo darà perfetto… vaccinato, iscritto all’anagrafe, garantito per sempre.

    Chi ama i propri cani li dà via con difficoltà ed è sospettoso, vuol conoscere chi c’è dall’altra parte. Chi invece vuol sbarazzarsene o far soldi, spesso renderà tutto facile, risponderà brevemente ma anche alle domande secche e maleducate, non si offenderà perché non ha orgoglio o amore da difendere, ma pensa solo alle entrate.

    Chi non vuole lasciar tracce nella vita del cane, non da risposte per e-mail, niente prezzi se non dal vivo, niente ricevute, niente fatture o fatture estremamente ridotte rispetto al vero, niente vaccini né chip, è qualcuno che si vuole nascondere, e di cui bisogna diffidare.
    Se qualcosa si fa per bene, si può fare alla luce del sole, se ne può parlare sempre e ovunque.
    Evitate chi vi invita in allevamento anziché rispondere alle vostre domande al telefono, perché vi vuole adescare per commuovervi con qualche sguardo di cucciolo.

    Scappate laddove leggete "pronta consegna".. "Cuccioli sempre".... "Cuccioli per ogni tasca"....
    Ricordate che i cuccioli sono sempre tutti sani salvo eccezioni, e che i problemi, le malattie, arrivano dopo un po’, ma durano tanto e sono più costosi dell’acquisto di un cucciolo ben pagato. Come una macchina di qualunque marca funzionerà bene i primi tempi.. la differenza di un cane basata sulla qualità la vedrete solo negli anni a venire.

    D'altro canto non pretendete la luna, i cani non sono elettrodomestici, e nel caso un cucciolo dovesse manifestare dei problemi cercate di capire che non è possibile prevedere tutto. Sono esseri in carne ed ossa, l'imponderabile ci sarà sempre.

    A me è capitato proprio da poco di dare un cucciolo che ha manifestato un difetto di chiusura dentale, proprio alla persona più tollerante, paziente e sensibile che mi avesse contattato. Purtroppo non abbiamo la sfera magica. Un bravo allevatore però si vedrà anche in questi momenti, nell'andare incontro al cane e la persona che hanno avuto questo dispiacere.

    Non pensate che sia un bene pagare un cucciolo per portarlo via a un allevatore che si comporta male, perché egli coi vostri soldi ne farà nascere il doppio di quegli sfortunati. Lasciate quel cucciolo là dov’è per evitare che altri patiscano come lui.
    Se avete grossi dubbi piuttosto denunciate!
    Per tutti questi motivi noi avremo sempre tanto tempo per chi ne avrà per noi, chiederemo di essere pagati per quanto abbiamo lavorato e tutto sarà regolarmente fatturato, saremo rintracciabili sempre per ogni domanda, eviteremo di fornire troppe foto di cuccioli piccoli o di farli vedere continuamente, o di sceglierli prima dell’età utile per l’affido, per evitare di assecondare persone frettolose e poco amanti dei cani per davvero, giacché non si può dir molto o consigliar nulla su un cucciolo troppo piccolo. Però poi al passaggio di casa del cucciolo daremo un cd o un album ricordo di tutte le foto e i particolari della crescita del piccolo, perché non vogliamo nascondere, ma evitare di far crescere la curiosità morbosa e l’impazienza.

    Un cucciolo va scelto con calma perché va amato a fondo per sempre, dunque se qualcuno ha fretta, preferiamo che cambi strada rispetto a noi.
    Non amiamo gli espositori, categoria che non dovrebbe esistere, ma non per questo faremo nascere brutti cani, inutili o contrari al "senso di razza".

    Semplicemente per noi sono belli tutti perchè nostri figli e desiderati, ma non faremo pagare di più quelli capaci di assecondare il gusto di qualche giudice.

    Il nostro lavoro è lo stesso sia che ci prodighiamo per il cucciolo che fortunatamente nasce più bello, sia per quello che nasce apprezzabile ai gusti di meno persone.

    Non vendiamo macchine di lusso, non vendiamo delle vite, e non ci prodigheremo mai per assecondare il gusto estetico di chicchessia. I costi potranno variare un pochettino da una cucciolata all'altra a volte, a seconda delle difficoltà incontrate o delle spese sostenute per arrivare a quei dati cuccioli, ma non saranno mai né astronomici né miseri.

    Con colleghi allevatori saremo ancor più esigenti, attenti e anche sospettosi si… Chiederemo di firmare un codice etico a tutti coloro che prenderanno un nostro cucciolo, ove si impegneranno se dovessero farlo riprodurre, a prendersi le stesse nostre responsabilità nei confronti delle nuove famiglie e della salute di specie e della razza, ma saremo anche prodighi di consigli per chi volesse questa gioia. Noi che alleviamo, per primi capiamo la gioia della nascita, dell’accudire, dell’esser mamme e padri, come potremmo non aiutare chi volesse far lo stesso?
    Ma come per tutte le cose, tutto va fatto bene, se si può fare, e senza fretta…
    Saremo per sempre amici e una seconda famiglia per tutti coloro che ameranno gli animali come noi..

    Non gestiamo un negozio, dunque non potete presentarvi al cancello come se fossimo sempre aperti o avessimo una collezione di farfalle da mostrarvi.

    Abbiamo tanti impegni coi nostri cani, tante cure da prodigargli e dobbiamo dunque prima di tutto assolvere a queste, e poi su appuntamento, mostrare anche il frutto del nostro lavoro.

    Lo so, molte volte si dice nell'ambiente che l'ideale per capire come lavorino in pensioni ed allevamenti sia meglio piombare addosso all'improvviso, e sarebbe anche vero, come lo sarebbe per ogni categoria il poter controllare telefonate, conversazioni, vita privata....ma è illegale oltre che poco fattibile.

    Certamente chi fa molte difficoltà nell'incontrare le persone, non dà una buona immagine di sè. Noi cerchiamo di essere sempre il più disponibili possibile, ma abbiamo bisogno anche di pianificare la nostra vita, dunque se dovesse venirvi in mente di far l'improvvisata, sappiate che saremmo costretti sicuramente a rimandarvi a casa, da dovunque siate arrivati, perchè avremmo certamente altre cose da fare, ché in un allevamento non si sta mai fermi a guardare il cielo.

    Annunciare per tempo una visita è un fatto anche di buona educazione.

    Non salteremo alla gola a chi ci dirà che vuol regalare un cane al proprio figlio, anzi, ci fa piacere che i bambini siano educati nell'amore per gli animali, ma come genitore, è a lui che chiederemo di prendersi la responsabilità del cane, e vorremo comunque conoscere anche le aspettative di vita del cane. Non sono giocattoli ma esseri viventi!

    Non vendiamo cani da regalare a terzi senza conoscerli, e facciamo firmare un contratto in cui si dichiara di prendere il cane "per se stessi" e non per vendita o cessione materiale a terzi.

    Chiediamo il diritto di prelazione nel caso una persona non volesse più il nostro cane per evitare che dei disonesti a cui non vogliamo dar cani, mandino loro amici compiacenti al posto loro. Cediamo cani solo a chi abbia in mente di tenerli per tutta la vita, non a chi pensi di prenderli in prova come oggetti e poi di sbarazzarsene se non vanno bene.

    Quando le persone ci contattano prima che i cuccioli siano pronti o in momenti dell'anno in cui non ne abbiamo, facciamo conoscere loro i nostri cani adulti e facciamo vedere foto e risultati delle cucciolate precedenti, poi se vorranno aspettare li metteremo in lista d'attesa secondo l'ordine in cui ci avranno contattato. Se vorranno potranno lasciare una caparra che gli farà scavalcare nella lista coloro che invece pur avendo chiesto di esser contattati alla nascita, preferiscono cercare altrove e restare liberi da impegni. Nel momento in cui i cuccioli nasceranno avviseremo tutti e poi quando i cuccioli avranno almeno due mesi (a volte tre nel caso dei Cani Corso) e la prima vaccinazione per poter essere affidati, chiederemo di venire a vederli. Se in quel momento e rispetto a precisi patti le persone che avevano lasciato un acconto non potranno essere accontentate perchè saranno nati cuccioli di tipo differente da quello a loro congeniale, restituiremo la caparra oppure se vorranno la terremo in attesa di una prossima cucciolata. Non lasceremo libera scelta alle persone se non trai cuccioli più adatti a loro "dal nostro punto di vista". Una persona che non abbia tanto tempo, sufficiente cultura cinofila e sia alle prime armi, non può venir qui e pensare di portarsi a casa il nostro più promettente cucciolo da lavoro, perchè si rovinerebbero la vita a vicenda.

    Va da sè che le persone che avranno più soddisfazione qui, saranno quelle decise a prendere un cane proprio da noi, perchè crederanno nelle qualità degli animali che alleviamo, e ameranno la nostra trasparenza e dedizione, non avranno fretta di possedere o quanto meno saranno in grado di controllare il loro desiderio e di capire che è più conveniente far le cose con calma.. Saranno persone meno attaccate all'estetica voglio sperare ma che non per questo dovranno rinunciare ad avere un bel cane, che daranno più importanza al valore della compagnia e carattere del cane, della sua salute e di un buon rapporto con noi che siamo la sua famiglia di origine, che rimarremo sempre a disposizione.

    L' allevatore moderno non è più l'allevatore di cinquant'anni fa, che semplicemente faceva nascere i cuccioli e li faceva pagare salati quando erano di qualità.

    Un allevatore di oggi deve avere diverse competenze, e deve interessarsi alla vita dell'animale anche dopo la cessione, sapendo consigliare sulla crescita di questo.

    Questo è ciò che amiamo fare, essere cinofili a 360 gradi e insegnare agli altri il comportamento del cane e ad esser perfetti quanto meno col nostro animale.

    Alleviamo Cani Corso, Jack e Parson Russell cou un carattere variabile dallo sportivo fino a quello adatto ad essere compagni della famiglia. Non è nostra intenzione allevare oggi come si sarebbe fatto cent'anni fa, non fosse per altro che i nostri cani hanno come principale compito quello di far la guardia, di esserci di compagnia nella vita di campagna, sterminare topolini quando va bene, accompagnarci nelle gare di agility e non cacciare la volpe o il tasso tutto il giorno o ammansire tori scatenati.

    Non siamo contro gli standards o contro i cani vecchia maniera. Siamo contro i cani allevati tanto per allevare. Non si allevano pezzi da museo, si allevano esseri viventi che devono essere felici oggi, nella vita di tutti i giorni di oggi. Se si allevano cani da caccia, bisogna portarveli spesso e mantenerli in forma, non si possono chiudere dentro una gabbia per farli uscire solo durante la stagione venatoria. Amiamo i cani poi, che vivano una vita degna di tal nome, non nati solo per esser sfruttati.

    Abbiamo una grande variabilità di caratteri e di tipi morfologici, perchè per evitare la consanguineità abbiamo aggiunto nel tempo cani di linee di sangue differenti. Ciò è comodo oltre che per la salute, anche per riuscire a trovare ad ogni cane una giusta famiglia. Quindi valutiamo ogni volta cane per cane in relazione al potenziale acquirente.
    Non spediamo cuccioli, perchè non sono delle merci e non possiamo prescindere dalla conoscenza dei loro futuri proprietari.
    Ora se vorrete ancora, contattateci, o evitateci… In ogni caso andrà bene. Grazie.


    Francesco Mostacci
    http://nuke.castellanselmo.com/
     
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  2. lisagara88
     
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    CITAZIONE
    Non amiamo gli espositori, categoria che non dovrebbe esistere,

    Perchè mai?
     
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  3. *Clio*
     
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    Grazie Staffo, sono parole che fanno riflettere molto.
    Anche io invito tutti a leggere, ne vale davvero la pena.
     
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2 replies since 3/6/2010, 07:51   232 views
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