Aggressivita' Pitbull

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ramon0510
     
    .

    User deleted


    Apro questo nuovo 3d perche' vorrei fare un ricerca un po' approfondita su questo aspetto del pit.
    Tutti noi sappiamo che un pit per essere tale deve necessariamente avere una componente gameness abb importante , ma il mio scopo e' quello di cercare di capire cosa c'e' dietro quegli episodi che spesso sentiamo riportati dai media ( aggressione a bambini , ai padroni ) che non dovrebbero appartenere alla natura di questo cane.
    Mi piacerebbe che si riportassero esperienze dirette e non , interviste , link ,opinioni per cercare di orientarsi su questo argomento...
    ...vorrei cercare di dare delle risposte ( ovviamente non pretendo che siano assolute ) ad un po' di interrogativi che persone esperte e non di pit si pongono : perche' alcuni pit attacano il padrone ? quanto fa la natura e quanto l'uomo ? dipende dalle linee di sangue ? un pit ben' "selezionato" non sara' mai aggressivo con l'uomo ? i riesce a passaggiare con questo cane o un bull terrier facendolo obbedire come un pastore tedesco della polizia ( caso estremo)?....
    vorrei statistiche ...a chi e' successo ? che tipo di persone ? che cani erano...incroci o "puri"? maschi o femmine ? quale eta'?verso altri cani o persone ? aggressivita' territoriale ? per le risore?

    beh , non mi dilungo troppo , credo sia chiaro che vorrei venisse fuori una bella discussione PROFONDA, e credo che grazie agli appassionati ( di staffi ma bulli in genere ) di questo sito si possa tirar fuori qualcosa di costruttivo per questo cane oggi considerato " mostro"

    buona giornata a tutti
     
    Top
    .
  2. Staffie
     
    .

    User deleted


    Splendida discussione Ramon, mi do da fare e cerco articoli e pareri pro e contro pit, potrebbero essere dei buoni imput per cominciare a dare anche le nostre opinioni. ;)
     
    Top
    .
  3. davidecasartelli
     
    .

    User deleted


    Io ti consiglierei di dare un'occhiata al post sulla "reattività amstaff" che si trova nella sezione "American staffordshire" senpre nella categoria "altri terrier di tipo bull", puoi certamente trovare alcune risposte in merito in quanto nè è stato in parte discusso.
    Per quanto riguarda l'aggressività verso gli umani per quanto ne so io il problema dovrebbe essere causato solamente dall'errata educazione del cane, uso il condizionale perchè non ho avuto problemi di questa natura con il mio amstaff quindi tutto quello che so sull'argomento e per sentito dire ...
    Tu hai avuto problemi col tuo pit di aggressività?
     
    Top
    .
  4. ZeusStaffy
     
    .

    User deleted


    ottimo post.. se trovo qualcosina posto! ;)
     
    Top
    .
  5. °clo°
     
    .

    User deleted


    Questo è un bellissimo post spero che riusciremo a trattarlo in modo corretto. :)

    Per quanto mi riguarda credo che la maggior parte delle volte l'aggressività del cane dipenda quasi esclusivamente dalla cattiva educazione che gli è stata data, e di questo parlo in generale non solo per il pitt.
    Per cattiva educazione intendo ad esempio che il cane non viene fatto socializzare correttamente con l'uomo, il cane viene trattato troppo da "bambino" pensando che qualunque cosa piaccia a noi, debba automaticamente piacere anche a lui, non saper riconoscere i segnali che il nostro cane ci manda quando è disturbato da qualcosa...e intendo anche i casi limite di maltrattamento ovviamente.. <_<
    Ma in realtà parlo della cattiva educazione che abbiamo noi con i cani..

    Vi faccio un esempio da piccola avevo un white terrier: lei non poteva vedere i bambini (tranne me e mia sorella) neanche da lontano..
    Ogni volta che arrivavano i miei cuginetti invece di lasciarla andare nella sua cuccia e farla stare nel suo brodo, i miei cugini con il mio consenso ( piccola ignorante che non ero altro -_- ) la prendevano in braccio, la spupazzavano insomma le davamo fastidio.. <_<
    Un giorno la Naty (si chiamava così perchè me l'aveva portata babbo natale :shifty: ) ha avuto la splendida idea di ringhiare girarsi di scatto e mordere il mio cuginetto Riki vicinissimo all'occhio!!!!
    Subito ci siamo allontanati da lei togliendola dalla sua condizione di disagio, (sto parlando come se fossi in lei, poi in realtà quando è successo mica ho pensato: "dai poverina allontaniamoci che le diamo fastidio...") quindi da quella volta in poi, visto che il suo metodo ha funzionato benissimo ha continuato ad usarlo con ogni bambino facendo in modo che non le si avvicinassero più..(non è più arrivata al morso ma si metteva a ringhiare).
    Fortunatamente era solo un avviso e Riki se l'è cavata con un piccolo graffio e un grandissimo spavento.

    Da questo esempio si capisce come un atteggiamento che il cane assume per togliersi da una situazione per lui stressante possa essere per noi sbagliata e per lui estremamente efficace!

    I nostri amati terrier di tipo bull sono stati selezionati apposta per il combattimento quindi la loro "aggressività" se così vogliamo chiamarla "dovrebbe" essere più spiccata rispetto a quella di un white terrier (nonostante che da buona terrier si è sempre fatta rispettare..) quindi se un pitt, uno staffy o un amstaff trova efficace un atteggiamento aggressivo per togliersi da una situazione che non gli sta proprio a genio reagirà in modo molto più eclatante probabilmente simulando il combattimento.

    Ora vi faccio un altro esempio: una persona che conosco mi aveva raccontato di una famiglia madre padre e figlia piccola che erano andate in canile apposta per adottare un cane e si erano innamorate di un pittbull ormai adulto che era arrivato in canile da un anno ma aveva seri problemi comportamentali e purtroppo non era assolutamente adatto ad una famiglia con bimbi piccoli..
    Ovviamente i funzionari del canile si sono opposti all'adozione, e il signore per tutta risposta è andato in comune con lettere di protesta e tanto di petizioni sul fatto che non gli facevano adottare quel pittbull.. alla fine gli hanno concesso l'adozione.. dopo 2 mesi hanno riportato il pittbull in canile con la figlia con un' orecchio sbranato e mezza faccia morsicata...
    Un pitbull che dato in mano a persone giuste magari avrebbe cambiato comportamento e non avrebbe la "fedina penale" sporca e una bambina sfigurata.
    Ovviamente dai giornali la colpa è stata esclusivamente del pitt...

    Penso che i giornalisti facciano più notizia a parlare di bestie mangia uomini piuttosto che tutta la verità di come cosa e perchè sia successo un incidente di questo tipo...
    E che faccia più notizia dire che è stato un pitt piuttosto che un pastore tedesco (nonostante vi posso garantire che al campo addestramento dove vado io i cani con maggiori problemi comportamentali siano proprio i pastori tedeschi o razze simili)

    Personalmente la mia bull terrier non è ubbidiente come un pastore tedesco della polizia ma riesco a passeggiare con lei e il mio staffy in modo molto tranquillo e se le si avvicinano cani o bambini o adulti o persone che corrono o in bici o quant'altro non ho mai avuto problemi, e devo ammettere che è particolarmente gestibile anche quando "si attacca" e lei non ha mai fatto nessun tipo di addestramento perchè al campo mi sono sempre portata solo il mio staffy fin'ora.
    Comunque sono convinta che anche se con un po' più di fatica visto il carattere estremamente indipendente della mia bulla con la giusta motivazione riuscirei a farle fare qualunque cosa, proprio come a qualsiasi altro cane..

    Secondo me nella maggior parte dei casi la "colpa" è del padrone anche se per selezione questi cani sono portati a fare più "male" di altri... ed è per questo che non sono assolutamente cani per tutti.

    Spero che il mio intervento possa esserti utile :)


     
    Top
    .
  6. lisagara88
     
    .

    User deleted


    Quoto alla stragrande Clo!

    Ho trovato in web un'articolo interessante tratto dal Corriere Della Sera, ve lo riporto:


    "Pitbull meno aggressivi?"

    [..] Pitbull meno aggressivi? «Sì, ma servono quattro-cinque
    generazioni. Significa dover aspettare una decina d'anni. Abbiamo a che fare
    con un animale selezionato per essere potenzialmente aggressivo. Il suo
    comportamento, però, ha una doppia base: genetica ed esperienziale.
    Con incroci mirati si può cercare di contenere questo aspetto del suo
    carattere». L¹etologo Danilo Mainardi è ottimista. La sua teoria fa
    ipotizzare un cane meno irruente di quello che sta continuando a riempire le
    cronache nazionali per i suoi assalti improvvisi. Diverso dall'esemplare per
    il quale il ministro della Salute Girolamo Sirchia ha firmato nei giorni
    scorsi un'ordinanza lampo, voluta per tutelare «l'incolumità pubblica».
    La tesi di Mainardi è condivisa da Francesco Le Moli, presidente della Società
    italiana di etologia e docente ordinario a Parma. «Il vero problema -
    ammette - è che questo esemplare deve ancora raggiungere il proprio
    assestamento genetico. Non è un caso che non sia stata ancora riconosciuta
    la sua "razza"». Le Moli calcola almeno una trentina di generazioni
    necessarie per ottenere il miglioramento. Sul principio, comunque, entrambi
    gli studiosi concordano: occorre incrociare individui con determinate
    caratteristiche che, a parità di situazione, reagiscono con minore violenza.
    «Naturalmente la selezione genetica non serve in assenza di fattori
    ambientali vantaggiosi - va avanti Le Moli -: un buon rapporto con il
    padrone, buoni contesti esterni, buona educazione, buon allevamento».
    Il discorso fatto fin qui, tuttavia, parte dal presupposto che i pitbull
    siano più aggressivi di altri cani e che pertanto potrebbe essere utile
    «controllarli» geneticamente. Ma non tutti gli esperti sono disposti ad
    accogliere questo presupposto.
    Marina Verga - docente di Etologia zootecnica
    e membro del comitato sulla salute e il benessere degli animali, l¹Animal
    Health and Animal Welfare dell'Efsa (European Food Safety Authority,
    l'Autorità europea sulla sicurezza del cibo) - è secca: «Da un punto di
    vista scientifico è totalmente errato parlare di razze potenzialmente
    pericolose. Semmai esiste la variabilità individuale». Con accurate
    precisazioni: «Possono esserci soltanto individui singoli con problemi
    comportamentali e questo nell¹ambito di qualsiasi categoria, cani da caccia,
    da compagnia, levrieri e altri, meticci inclusi». Le cronache estive non
    fanno arretrare di un passo la professoressa. «In assenza di una indagine
    epidemiologica nazionale - sintetizza - che dica quando, come, dove e perché
    sono avvenute le aggressioni, nulla ci autorizza a dire che il pitbull
    attacchi più di altre "razze"». Sulla stessa linea si muove Luigi Guidobono
    Cavalchini, docente di Allevamento degli animali da affezione nella facoltà
    di Medicina Veterinaia a Milano. Lui sostiene che «ogni considerazione può
    essere fatta con dati scientifici e non su quanto i mass media mostrano.
    L'aggressività, che pure esiste, è legata ai singoli. E nessuna ricerca
    scientifica finora ha dimostrato che sia legata alla razza. Semmai dovrebbe
    responsabilizzarsi il proprietario. Chi acquista un cane di un determinato
    temperamento e di una mole considerevole deve saperlo educare e contenere».
    «Il pitbull è un cane combattente», interviene Rodolfo Calini. Addestra
    pitbull con suo fratello Abramo a Mariano Ticino, nel Novarese, in un
    allevamento immerso nel verde. «Quando riceve una "sfida", anche il semplice
    abbaiare di un piccolo yorkshire, lui la raccoglie e attacca. Ma non è
    aggressivo con l'uomo. Se succede, bisogna chiedersi dove si trovava il suo
    padrone in quel momento e che cosa lo ha scatenato». In quindici anni i due
    fratelli hanno venduto oltre 700 esemplari. E nessuno - giurano - ha mai
    assalito il suo proprietario.

    Elvira Serra
    Corriere della Sera 18/09/03
     
    Top
    .
  7. °clo°
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (lisagara88 @ 8/4/2010, 15:11)
    Marina Verga - docente di Etologia zootecnica
    e membro del comitato sulla salute e il benessere degli animali, l¹Animal
    Health and Animal Welfare dell'Efsa (European Food Safety Authority,
    l'Autorità europea sulla sicurezza del cibo) - è secca: «Da un punto di
    vista scientifico è totalmente errato parlare di razze potenzialmente
    pericolose. Semmai esiste la variabilità individuale». Con accurate
    precisazioni: «Possono esserci soltanto individui singoli con problemi
    comportamentali e questo nell¹ambito di qualsiasi categoria, cani da caccia,
    da compagnia, levrieri e altri, meticci inclusi». Le cronache estive non
    fanno arretrare di un passo la professoressa. «In assenza di una indagine
    epidemiologica nazionale - sintetizza - che dica quando, come, dove e perché
    sono avvenute le aggressioni, nulla ci autorizza a dire che il pitbull
    attacchi più di altre "razze"». Sulla stessa linea si muove Luigi Guidobono
    Cavalchini, docente di Allevamento degli animali da affezione nella facoltà
    di Medicina Veterinaia a Milano. Lui sostiene che «ogni considerazione può
    essere fatta con dati scientifici e non su quanto i mass media mostrano.
    L'aggressività, che pure esiste, è legata ai singoli. E nessuna ricerca
    scientifica finora ha dimostrato che sia legata alla razza. Semmai dovrebbe
    responsabilizzarsi il proprietario. Chi acquista un cane di un determinato
    temperamento e di una mole considerevole deve saperlo educare e contenere».

    Elvira Serra
    Corriere della Sera 18/09/03

    bellissimo questo articolo lisa :D e sono particolarmente daccordo sulle parole che ho quotato!!!
     
    Top
    .
  8. davidecasartelli
     
    .

    User deleted


    trenta generazioni ??? praticamente fra 90 anni?
     
    Top
    .
  9. lisagara88
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (davidecasartelli @ 8/4/2010, 16:36)
    trenta generazioni ??? praticamente fra 90 anni?

    uhmm...trenta generazioni? :blink: Mi sa che hai letto male ;)
     
    Top
    .
  10. davidecasartelli
     
    .

    User deleted


    "Le Moli calcola almeno una trentina di generazioni
    necessarie per ottenere il miglioramento."

    No no, ho letto bene, 30 generazioni mi sembra una super esagerazione!!! :| azzzzzzzz
     
    Top
    .
  11. Staffie
     
    .

    User deleted


    Allora la mia tesi è questa:
    Il problema è si legato al proprietario ma non strettamente all'educazione.
    Mi spiego, il cane cattivo e aggressivo (sembrerà strano ma se ci riflettete non lo è) affascina molto tutti, molti per inespeienza o ignoranza si avvicinano ale razze con molta superficialità e ancora più a queste razze.
    La moda e il denaro (riferito ai guadagni fatti con i combattimenti clandestini) portano ad una selezione "sbagliata" o meglio "deviata" di queste razze, portando ad avere soggetti superaggressivi e incontrollati che spesso causano grossi danni.
    Vi propongo un interessante articolo di una associazione di veterinari etologi che ben chiarisce la cosa e imputa il problema ad una sorta di maltrattamento genetico accomunabile anche alla nascita di aberrazini morfologiche come i mini cani o i sempre più esasperati bulldog inglesi.
    Spero vi piaccia ;)

    I Pitbull e il maltrattamento genetico



    Un bambino è stato ucciso da tre cani pitbull. E’ tornata così in evidenza la questione dei cani pericolosi. Da più parti ci giungono appelli a controlli repressivi sui cani. Da non molto il governo della California ha varato una legge che impone la sterilizzazione di questi cani e ne vieta l’allevamento a meno che non si dimostri che si tratta di soggetti da esposizione, allevati a tale scopo. Questa legge deriva da un’aggressione fatale a un bambino di 12 anni.
    Era l’ultima di una serie che aveva messo in evidenza che quella dei pitbull è la razza/tipologia di gran lunga più rappresentata nei casi di attacchi verso persone.

    In realtà nei 238 casi fatali avvenuti negli Stati Uniti negli ultimi 20 anni sono coinvolte 25 razze di cani, ma oltre il 50 % sono attribuiti globalmente a “tipo pitbull” e Rottweiler, e il solo Tipo Pitbull si ritiene responsabile di oltre il 30% (fonti governative).
    Occorre sottolineare che le persone senza scrupoli che allevano cani con intenti contrari al buon senso sono poi quelli che si rendono responsabili delle situazioni più drammatiche; certo questi non si impressioneranno se sarà loro impedito di far riprodurre poveri pitbull nelle cantine o nei pollai, si rivolgeranno a altre razze o tipologie “da presa”, al Fila Brasileiro, al Presa Canario o a incroci fra loro.
    Nel corso degli anni abbiamo ben visto come l’attenzione e l’attrazione si spostino da una razza all’altra come in una aberrante forma di moda.


    Molti studi affermano che le caratteristiche genetiche dei cani determinano, anche se in modo non molto rigido, il loro comportamento. Quindi non si possono ignorare le responsabilità di chi deliberatamente decide di avviare alla riproduzione esemplari di cani eccessivamente reattivi e instabili, favorendo, nella selezione, alterazioni genetiche del comportamento che non hanno alcun interesse. Nè per migliorare le capacità di adattamento e il benessere dell'animale nè per essere di aiuto all'uomo.
    In questo momento i Pitbull sono i cani di razza più facilmente rifiutati, reietti, abbandonati dai proprietari. Questi, per via del fatto che sono impreparati o incoscienti, hanno operato la loro scelta sulla base dell’attrattiva che da sempre l’immagine del cane aggressivo esercita e poi si sono pentiti. Nei canili da cui non riescono più a uscire perché nessuno li vuole i Pitbull si ammassano drammaticamente, fenomeno tragico soprattutto negli Stati Uniti, dove vige uno spietato regime di soppressione degli animali che non hanno alte probabilità di adozione. Anche da noi, il pregiudizio ha operato con grande decisione, trasformandoli in vittime prime di questa situazione.

    È noto a tutti che il cane domestico, più di altre specie animali, offre una incredibile plasticità all’allevatore. Questo, con relativa facilità, può modificarne la forma fino a estremizzarla e, con la stessa relativa facilità, plasmare anche i profili caratteriali. Questi, mediante la selezione artificiale, possono essere indirizzati verso comportamenti particolarmente spiccati. I bracchi e i cani da pastore conduttori di greggi sono un esempio di alterazioni genetiche selezionate dai comportamenti naturali, pluripotenti, dei cani primitivi; i cani da slitta da competizione ne sono un altro, autorevole, esempio.


    Se, invece, gli allevatori decidono di produrre esemplari che non corrispondono a una utilità vera ma a un qualche delirio, che produce cani assurdamente aggressivi e del tutto inadatti a vivere in un contesto umano e urbano, ci troviamo ad avere a che fare con un intento che possiamo considerare maltrattamento. Si tratta, infatti, di un maltrattamento genetico. Ha a che fare non con questa generazione di cani, ma con quelle successive, ed è, dunque una forma di crudeltà transgenerazionale. Più grave di tante altre, perché compromette le generazioni future.


    Questo maltrattamento dovrebbe essere perseguito e impedito con altrettanta se non maggiore determinazione rispetto a quella riservata ad altre forme di maltrattamento degli animali.
    Questo non riguarda solo i cani aggressivi ma anche quelli con evidenti caratteristiche di mostruosità, selezionate per incontrare i gusti di acquirenti "capricciosi". Non vi è una grande differenza, infatti, nell’atteggiamento aberrante di chi crea individui bellicosi e aggressivi e quello, stravagante, di chi favorisce la riproduzione di animali da
    compagnia che sembrano giocattoli.
    E' di poco tempo fa la notizia della moda dei "mini cani", piccolissimi aberranti canini creati per stare nella borsetta di chi vuole davvero essere trendy, poco importa se la minuscola taglia nella quale vengono imprigionati non è compatibile con la buona salute e una degna longevità.

    Per incontrare le esigenze del "mercato" questi manipolatori genetici creano creature che altrimenti non avrebbero mai potuto esistere nè in natura nè in un mondo in cui i cani sono selezionati per vivere insieme agli uomini nel rispetto del benessere di tutti.



    A chi chiede che tutti i cani siano contenuti con guinzaglio e museruola rispondiamo che in questo modo il rischio di avere in futuro una moltitudine di soggetti anormali e aggressivi è enorme.
    Solo i soggetti che sono davvero pericolosi devono essere sottoposti a una adeguata contenzione, lasciando in pace la stragrande maggioranza di bravi cani e dei loro bravi padroni che popolano e arricchiscono le nostre case e le nostre città.
    È come pretendere che siccome qualche disgraziato guida in stato di ubriachezza e uccide passanti, a tutti venga impedito di guidare dopo l’ora di cena!
    In questo momento tutti coloro che hanno a cuore i cani come compagni di vita e come specie amica, l’unica fra tutte che si è decisamente alleata con l’umanità, dovrebbero unirsi per combattere ogni forma di maltrattamento genetico. Sia quello volto a far riprodurre cani pericolosi per l'incolumità delle persone e degli altri cani ma sia quello che porta a far riprodurre mostruosi “oggetti del desiderio” che finiscono per vivere fino in fondo il loro destino di oggetti, e, dunque per essere dei soggetti sofferenti. Per tutta la loro vita.

    ASETRA

    per quel che mi riguarda finalmente un articolo interessante, ben ragionato e spiegato, logico e assolutamente non "razzista" e fatto di luoghi comuni.
    Spero che quelli che spesso parlano dello staffy come cane pronto ad ammazzare tutto quello che si muove, dichiarando che così deve essere, aprano un po' il loro cervello e si pongano un po' di interrogativi su quello che realmente lo staffy deve essere e come è stato, a parer mio non c'è nulla di diverso nel cane moderno ben selezionato dal cane che era in passato, chi inneggia al supercacciatore intollerante verso i propri simili fino a non controllarsi, dovrebbe rendersi conto che questo è solo nella loro testa, un ideale di cane che a parer mio non sarebbe mai stato selezionato.
    Per la caccia al cinghiale esistono i segugi, usate quelli!!!!!
     
    Top
    .
  12. staffydea
     
    .

    User deleted


    mitica staffie image image

    e mi aggiungo al coro... veramente un GRAN BELL' ARGOMENTO image, grazie ramon!!
    che dire ragazzi... dall' angolo della mia piccola esperienza non posso che dire:
    non esistono animali CATTIVI o BUONI, ma solo PERSONE sconsiderate, boriose, egoiste o disumane... tra questo sciame includo sia il "padrone" poco informato che l' "allevatore" incosciente.. quoto tutti voi ragazzi, ma come dice staffie non è solo questione di educazione... un grosso peso l' ha anche il maltrattamento genetico..
     
    Top
    .
  13. carlos76
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (staffydea @ 9/4/2010, 00:43)
    mitica staffie image image

    e mi aggiungo al coro... veramente un GRAN BELL' ARGOMENTO image, grazie ramon!!
    che dire ragazzi... dall' angolo della mia piccola esperienza non posso che dire:
    non esistono animali CATTIVI o BUONI, ma solo PERSONE sconsiderate, boriose, egoiste o disumane... tra questo sciame includo sia il "padrone" poco informato che l' "allevatore" incosciente.. quoto tutti voi ragazzi, ma come dice staffie non è solo questione di educazione... un grosso peso l' ha anche il maltrattamento genetico..

    Ne ho avuto uno per diversi anni e mai dico mai una reazione strana ne rispetto ad altri cani ne rispetto alle persone, tuttavia aveva un carattere estroverso, padrone di se stesso e soprattutto molto molto invadente.
     
    Top
    .
  14. Staffomania
     
    .

    User deleted


    Bellissima discussione e staffie bellissimo articolo....
    Personalmente non allevando pit bull e non avendone mai avuti, a parte conoscere qualche dolce patatone di qualche amico, non posso molto dire sulla selezione di questo cane.
    Sicuramente un punto di " non contatto" del carattere dei pit bull ma come qualsiasi terrier di tipo bull è la "predatorietà".

    In qualsiasi caso....il progetto R D (Razze Discriminate) che è stato portato avanti da alcune persone qualche anno fa, alla uscita della prima ordinanza Sirchia, comprende un video (che purtroppo non ha più l'audio ma è tutto scritto) dove si vede il lato umano di quello che viene fatto a questi cani.....nel bene e nel male.

    VIDEO CON IMMAGINI CRUDE NON ADATTO A PERSONE SENSIBILI O BAMBINI.


    Questo è il link del sito: www.animarandagia.com/rd.html
    Il video è in prima pagina.
     
    Top
    .
  15. °clo°
     
    .

    User deleted


    bel video staffo rende bene l'idea -_-
     
    Top
    .
41 replies since 8/4/2010, 10:04   1473 views
  Share  
.