Sindrome Brachicefalica

o sindrome del cane brachicefalo

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  1. Staffie
     
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    SINDROME DEL CANE BRACHICEFALO

    Le razze interessate sono tutte quelle brachicefaliche, cioè con muso schiacciato e canna nasale corta, tuttavia le più interessate da questa sindrome sono: Bulldog Inglese, Bulldog Francese, Carlino e Boston Terrier.
    I cani affetti da questa sindrome, sempre più spesso anche i nostri Staffordshire, presentano una serie di sintomi che andremo qui sotto ad elencare:

    I disordini cardio-respiratori più comuni sono:
    - respirazione rumorosa, specialmente in inspirazione
    - russare rumorosamente durante il sonno
    - scarsa resistenza all’esercizio fisico ed agli sbalzi di temperatura improvvisi
    - cianosi e sincope nei casi gravi
    - “inciuccarsi”, soffocarsi con la propria saliva

    I disordini gastrointestinali di più comune riscontro sono:
    - rigurgito di saliva sotto stress, ptialismo (perdita di saliva dalla bocca)
    - vomito frequente, a getto se stressato
    - vomito di cibo non digerito dopo parecchie ore dal pasto
    - deglutizione ripetuta
    - assunzione insolita di erba
    - “brontoloni” di pancia con murmure aumentato

    Le anomalie anatomiche che sono la causa di questi disordini consistono in:
    - setto nasale troppo corto per filtrare e riscaldare l’aria in ingresso
    - palato molle troppo lungo che spesso sovrasta la laringe (la laringe è la via di ingresso alla trachea)
    - lingua troppo grossa alla base (macroglossia) che occlude in parte l’ingresso in laringe
    - trachea ipoplasica cioè troppo stretta, specialmente nel Bulldog Inglese
    - tonsille iperplastiche, cioè troppo grandi rispetto al normale
    - flaccidità delle cartilagini aritenoidi della laringe, che quindi tendono ad aprirsi per far entrare l’aria
    - movimento temporo-mandibolare (di apertura della bocca) troppo limitato
    - diversione esofagea, cioè esofago deviato che permette il ristagno di cibo e saliva
    - stenosi pilorica, specialmente nel Bulldog Francese a causa di polipi ed iperplasia della mucosa
    - ernia iatale (vedi articolo sull’ernia iatale dello Shar-pei)
    - atonia del cardias (cioè la valvola che chiude lo stomaco verso l’esofago per impedire il reflusso del cibo ingerito resta aperta)
    - incontinenza del cardias (apertura del cardias durante l’atto inspiratorio)
    - reflusso gastroduodenale con esofagite cronica conseguente
    - esofago ridondante (eccessivamente lungo)

    Queste anomalie possono essere presenti singolarmente o con diversa gravità possono in alcuni soggetti essere tutte presenti contemporaneamente.

    Per la difficoltà respiratorie bisogna approcciare quanto prima il problema chirurgicamente, con tre interventi spesso compiuti contemporaneamente. Si chiamano: palatoplastica, ventricolectomia e rinoplastica mediante resezione a cuneo.

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    Sono interventi specialistici e che richiedono un’equipe con un bravo anestesista, perchè questi soggetti rischiano seriamente se anestetizzati con i normali protocolli e necessitano di un’assistenza continua anche dopo il risveglio.

    Da recenti studi sembra che la sintomatologia respiratoria si accompagni con quella digerente e che curando la prima la seconda abbia una notevole riduzione anche senza l’uso di farmaci specifici per i problemi digestivi.

    Per prevenire questi problemi non si può fare molto. Sarebbe importante una presa di coscienza da parte di chi alleva per non allontanarsi troppo dal modello animale “normale” alla ricerca di un ipertipo che in nome di doti estetiche estreme sacrifica la salute dei cuccioli che vengono messi al mondo.
    Al singolo acquirente resta sempre la stessa arma, comprare o non comprare a seconda delle garanzie di salute che l’allevatore può fornirgli.
     
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  2. Daniele Santoni
     
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    Grazie per questa info!!! Convalida la mia teoria sull'introduzione di sangue Show Bulldog...

    Saluti
     
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  3. Staffie
     
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    ;) sarebbe carino approfondire la cosa!!!!
     
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  4. Staffie
     
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    Diamo una definizione di brachicefalia:
    in Antropologia
    "Il termine brachicefalia si riferisce, in antropologia, alla condizione di quei soggetti umani caratterizzati da uno sviluppo del cranio in cui la larghezza prevale sulla lunghezza. La brachicefalia prevale presso le popolazioni dell' Europa centrale ed orientale e fra gli asiatici"
    in Veterinaria
    "Brachicefalia, la larghezza della testa risulta sempre maggiore della metà della lunghezza totale della testa con indice cefalico totale maggiore a 50"

    INDICE CEFALICO
    Per stabilire il tipo morfologico della testa: è importante il riferimento fra la sua larghezza e la sua lunghezza. La larghezza del cranio si misura con il nonio da un margine esterno di una arcata zigomatica all'altro.
    La lunghezza totale della testa, si misura con il nonio dall'apofisi occipitale esterna al margine supero anteriore del tartufo.
    L'indice cefalico è dato dalla larghezza della testa moltiplicato 100 e diviso per la sua lunghezza. Il valore di questo indice (indice cefalico) determina la suddivisione delle razze canine nei diversi tipi:
    Dolicocefale, Brachicefalia e Mesocefale.

    Purtroppo alcuni standard non forniscono alcun dato riguardante la lunghezza e la larghezza della testa, sarebbe utile fissare orientativamente un indice cefalico per la nostra razza, questo potrebbe aiutare a non sconfinare nell'iper e ipo tipo
     
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  5. staffydea
     
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    mooolto interessante.. grazie cara! e t quoto: sarebbe carino approfondire!
     
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4 replies since 26/6/2009, 13:00   561 views
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