Principali Raffigurazioni Della Struttura Muscolare e Scheletrica

di Gabriele Pettinaroli

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    1 Muscolo temporale
    2 Muscolo grande zigomatico
    3 Muscolo elevatore comune naso-labiale
    4 Muscolo canino
    5 Muscolo buccinatore
    6 Muscolo massetere
    7 Muscolo digastrico
    8 Muscolo parotido-auricolare
    9 Muscolo sterno-joideo
    10 Muscolo sterno-cefalico
    11 Muscolo omotracheliano
    12 Muscolo deltoide scapolare
    13 Muscolo deltoide acromiano
    14 Muscolo pettorale trasverso
    15 Muscolo bicipite
    16 Muscolo brachiale anteriore
    17 Muscolo lungo anconeo
    18 Muscolo anconeo laterale
    19 Muscolo estensore ant. metacarpo
    20 Muscolo estensore later. metacarpo
    21 Muscolo flessore obliquo metacarpo (o cubitale)
    22 Muscolo flessore later. metacarpo
    23 Muscolo pettorale ascendente
    24 Muscolo retto dell'addome
    25 Muscolo grande obliquo addom.
    26 Muscolo tensore della fascia lata
    27 Muscolo tibiale anteriore
    28 Muscolo flessore profondo delle falangi
    29 Muscolo lungo estensore comune dita
    30 Muscolo estensore breve comune dita
    31 Tendine d'Achille
    31.a Muscolo flessore superficiale dita
    32 Muscolo tricipite surale (gastrocnemio)
    33 Muscolo semitendinoso
    34 Muscolo semimembranoso
    35 Muscolo coccigei
    36 Muscolo lungo vasto o bicipite femorale (bigemio)
    37 Muscolo paramerale
    38 Muscolo gluteo superficiale
    39 Muscolo psoas (scoperto dall'aponevrosi dorso lombare)
    40 Muscolo gran dorsale
    41 Muscolo retrospinoso
    42 Muscolo trapezio (dorsale e cervicale)
    42 bis Muscolo angolare della spalla
    43 Muscolo brachio-cefalico (o mastoido-omerale)


    EVOLUZIONE DELLO SCHELETRO


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    1) Osso intermascellare
    2) Mascella superiore
    3) Fronte
    4) Scatola cranica-osso occipitale
    5) Arcata zigomatica
    6) Mascella inferiore
    7) Cavità oculare
    8) 1ª vertebra cervicale
    9) 6ª vertebra + 7ª d'inizio
    10) 1ª costola della cassa toracica
    11) Costola
    12) 13ª costola finale della cassa toracica
    13) Avampetto
    14) Sterno
    15) 3ª vertebra toracica
    16) 13ª vertebra toracica
    17) 3ª vertebra toracica
    18) 13ª vertebra toracica
    19) Osso sacro
    20) Vertebre caudali (coda)
    21) Scapola
    22) Avambraccio
    23) Radio
    24) Ulna
    25) Carpo
    26) Metacarpo
    27) Falangi
    28) Bacino
    29) Articolazione del bacino
    30) Femore superiore
    31) Rotula
    32) Femore inferiore
    33) Perone
    34) Tarso
    35) Metatarso
    36) Falangi


    COLONNA VERTEBRALE O RACHIDE


    È situata nella parte mediana e superiore del tronco, formata da tanti anelli articolati fra loro chiamati vertebre che sono in numero di 30. Hanno forma diversa a secondo della regione a cui appartengono, ma tutte sono costruite nel medesimo tipo.

    Il Rachide si estende dall’Atlante (1° Vertebra) alla coda e costituisce l’involucro del midollo spinale.

    Pertanto la colonna vertebrale viene divisa in cervicale – dorsale – lombare – sacrale – caudale.

    La colonna vertebrale non è rettilinea ma presenta delle curvature che variano per numero e posizione a seconda della regione che appartengono. Curva Cervicale – Curva Dorsale – Curva Lombare.

    Le curve dorsali e lombari sono importanti per la valutazione dell’attitudine al lavoro di una determinata razza. La curva lombare è più convessa (Es. ponte che, infatti, costruito ad arco è sempre più resistente di un ponte rettilineo); se così non fosse potrebbe facilmente avallarsi sotto il peso degli organi addominali.

    A questo punto è bene dare spiegazioni del dorso così detto cifotico (o di carpa) e del dorso avallato (o insellato).

    La cifosi inizia dalle prime vertebre dorsali e va fino alle ultime lombari formando un arco molto accentuato; la lordosi è il difetto opposto.

    Pertanto è bene conoscere a fondo queste curve fisiologiche della colonna vertebrale onde non incorrere nell’errore di confondere la cifosi con la curva lombare che è un pregio assoluto.

    TRONCO


    Viene raffigurato in grosso modo come un cilindro leggermente appiattito ai lati. È delimitato da due cavità:

    1 - Cavità Toracica - che contiene gli organi della circolazione e respirazione;
    2 - Cavità Addominale - contenente gli organi dell’apparato digerente e genitale.

    PIANO DORSALE DEL TRONCO


    In questo piano si distinguono le quattro regioni e cioè Garrese – Dorso – Rene (Lombi) – Groppa

    GARRESE Limitato nella parte superiore anteriore del tronco (anteriormente margine cervicale del collo - posteriormente il dorso – ai lati le spalle).

    Base anatomica le prime 8 vertebre dorsali.

    Grande importanza ha il garrese nella meccanica in quanto è la zona dove convergono gruppi importanti di muscoli che provengono dal collo e dalla groppa – (trapezio – Romboide);

    Le apofisi spinose di queste 8 vertebre dorsali sono dei bracci di leva sui quali sono inseriti il legamento cervicale e i muscoli del dorso e pertanto l’azione combinata di queste forze, agendo sulla massa testa–collo e sull’irrigidimento della colonna dorso–lombare potranno trasmettere integralmente l’impulso generato dal posteriore senza dispendio di energie.

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    Pregi e difetti - Un ottimo garrese deve essere alto e lungo.

    Garrese alto – pregio assoluto per tutte le razze – dipende soprattutto dalla lunghezza e dalla obliquità delle apofisi spinose dorsali. A questa inclinazione si associa un’inclinazione contraria delle apofisi spinose lombari, ecco perché il tratto dorso–lombare risulta ben solido quando una forza tende ad abbassarlo.

    Se una fattrice avrà un garrese alto e lungo difficilmente si insellerà durante la gravidanza.

    Al contrario del garrese alto e lungo, avremo un garrese:

    1 - corto e piatto quando il dorso appare più lungo e l’anteriore più basso: in questo caso il cane trova difficoltà a raccogliersi sul posteriore in quanto il centro di gravità viene spostato in avanti, per cui il salto e il galoppo verranno eseguiti con fatica.
    2 - alto e corto quando, avendo i processi spinosi delle vertebre più corti, il cane è soggetto ad un eccessivo e repentino abbassamento della convessità della regione lombare.

    In ambo i casi questa conformazione è difettosa.

    Una delle cause per cui alcuni soggetti vengono definiti alti sul posteriore è causata appunto dal garrese troppo basso, altre volte invece la causa va ritrovata nella scarsa angolatura del posteriore, oppure uno sviluppo deficiente degli arti anteriori causati dal rachitismo.

    Considerazioni riguardanti la "spezzatura dell’undicesima vertebra"

    Definizione sbagliata e perciò è più giusto dire "profilo dorsale discontinuo in corrispondenza dell’11° vertebra dorsale"

    Sappiamo che le vertebre compresa l’11° sono perfettamente normali – resta invece da dimostrare perché in certi cani si presenta questa discontinuità nel profilo dorsale.

    Le cause possono essere garrese alto e corto e sviluppo insufficiente del muscolo lungo dorsale.

    Garrese alto e corto quando i processi spinosi sebbene siano alti non hanno quell’inclinazione all’indietro desiderabile ossia si presentano quasi perpendicolari alle stesse vertebre – di conseguenza il profilo dorsale tra l’ultima apofisi spinosa del garrese e la più vicina vertebra dorsale subisce un brusco salto interrompendo così la linea di continuità del profilo che sarebbe normale se le apofisi fossero giustamente inclinate.

    Di solito un garrese alto e corto è anche largo e quindi difettoso come lo è il garrese tagliente. In medium stat virtus, come insegnavano i latini.

    Sviluppo insufficiente del muscolo gran dorsale quando questo muscolo, per ragioni strutturali, è insufficientemente sviluppato e la conformazione del garrese è alta e corta, il salto dorsale tra l’11° vertebra e l’apofisi spinosa del garrese sarà più marcato.


     
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    DORSO



    Tra il garrese ed i reni – lateralmente al costato. Base anatomica ultime vertebre dorsali che seguono quelle del garrese. Muscoli e legamenti sono il Gran Dorsale e l’Ileo Spinale)

    Pregi e difetti. Considerando il dorso nel suo insieme esso deve presentarsi diritto con una leggera inclinazione da avanti all’indietro in modo che la spinta del posteriore possa essere trasmessa senza dispersioni all’anteriore.

    Questa inclinazione permette al centro di gravità di spostarsi leggermente verso il posteriore alleggerendo così l’anteriore che come si sa è il bipede di sostegno.

    Questa conformazione è un pregio.

    I 2 difetti a carico del dorso sono:

    1 - La Cifosi o convessità;
    2 - La Lordosi od insellatura.

    Cifosi – difettosa, in quanto se noi consideriamo la forza che scaturisce dall’apertura dell’articolazione Tibio-Tarso – Metatarsica (garretto) quando questa forza oltrepassa la groppa incontrando questa gobbosità, inevitabilmente verrà ridotta seguendo il parallelogramma delle forze. Da ciò risulta che parte di questo impulso si perde e di conseguenza la funzionalità sarà ridotta.

    Quindi dobbiamo dedurre che questa conformazione del dorso è dannosa per il trotto ma dannosissima per il galoppo ed ancor di più per le andature velocissime, in quanto questa conformazione conferisce solidità all’animale ma riduce di molto l’elasticità

    Insellatura o Dorso Concavo Lordosi – Questa definizione viene data per indicare la curva concava della linea dorsale che parte dalle ultime vertebre del garrese e si estende sino all’osso sacro.

    La causa è da ricercarsi dal comportamento che avviene tra vertebra e vertebra e dal comportamento dei processi spinosi del garrese, lassità di legamenti, muscoli poco sviluppati. Quindi un cane con questa particolare costituzione deve sviluppare maggior lavoro per opporsi a questo abbassamento sottraendo forze alla funzionalità posteriore.

    Anche qui vale la stessa teoria del dorso cifotico per cui le forze verranno disperse secondo il parallelogramma.

    Questo fatto fa considerare l’insellatura fra i più gravi difetti perché praticamente rende il soggetto inutilizzabile.

    Per quanto riguarda la lunghezza del dorso deve essere visto secondo il lavoro che un soggetto deve compiere.

    Dorso molto corto quando necessità potenza più che velocità (Bull – Dog).

    Relativamente lungo in soggetti che sviluppano velocità (Pointer): aumenta la distanza degli arti e rende più flessibile la colonna vertebrale.

    Riguardo alla lunghezza: Il dorso deve essere largo e muscoloso, sempre relativamente con riguardo alla funzione (potenza Bull –Dog; velocità – Levriero).

    RENI E LOMBI



    Limitata anteriormente dalla ragione del dorso, posteriormente dal margine anteriore della groppa ed ai lati dai fianchi e dalle anche.

    Base anatomica – 7 Vertebre - Muscoli: Ileo Spinale, Gran Dorsale, dai psoas e processi traversi delle vertebre, che devono essere lunghi e disposti obliquamente per dare maggior inserimento ai muscoli della groppa.

    Pregi e difetti - La regione dei reni non essendo sostenuta in alcun punto si deve presentare come un ponte sospeso fra la groppa ed il dorso.

    La curvatura della colonna vertebrale raggiunge la sua massima intensità in questa regione, e questo non permetterà al peso dei visceri dell’addome di insellare il rene. Di qui la necessità di avere un rene corto, relativamente secondo la razza, e solido pur avendo sempre una leggera flessibilità.

    Direzione – Deve essere quasi orizzontale, tenendo presente che nei cani veloci deve essere leggermente inclinato dal davanti all’indietro, in quanto si avrà maggiore sfruttamento della contrazione dei muscoli lombari. A causa della loro inserzione più favorevole con la groppa.

    Larghezza – Pregio assoluto è avere un rene largo ciò significa che i processi traversi delle vertebre sono lunghi ed obliqui e di conseguenza i muscoli saranno maggiormente sviluppati. Così come nella regione dorsale avvallata, il rene, se si presenta piatto o avallato, farà si che la forza di propulsione che parte dal garretto verrà a spezzarsi in corrispondenza alla zona renale per cui l’impulso verrà di gran lunga diminuito.

    I reni devono essere ben attaccati e formare con il dorso e con la groppa una linea diritta senza deformazioni. Il profilo dorso-lombare-groppa deve essere leggermente inclinato dal davanti all’indietro senza depressioni.

    Concludendo – Un rene deve essere: corto, largo, ben inclinato dal davanti all’indietro, senza depressioni e ben attaccato.

    GROPPA



    Limiti – Anteriormente dai margini posteriori dei reni-lombi e posteriormente dalla coda.

    Base Anteriore, l’osso sacro, formato da 3 Vertebre saldate tra loro e dai muscoli (glutei – Proas) ecc. che servono a trasmettere l’impulso ricevuto dal posteriore.

    La Groppa fa parte del tronco (dal punto di vista della meccanica animale la groppa ha la medesima importanza del garretto) infatti la forza che scaturisce dal posteriore verrà trasmessa all’anteriore mediante la groppa.

    Pregi e difetti – Della groppa dobbiamo considerare la lunghezza, la larghezza, la direzione e la forma.

    Lunghezza: Va misurata dalla punta dell’anca (Ileo) alla punta della natica (Ischio). La fisica ci insegna: "più il braccio della potenza è lungo, con più facilità si può espletare un lavoro e con minore fatica". Perciò più lunga è la groppa e con più facilità il cane può raccogliersi sul posteriore. Quindi groppa lunga è pregio assoluto. Praticamente un'ottima groppa misura dai 20 ai 22 cm.

    Larghezza: Si intende la media misurata fra i rilievi misurati fra le articolazioni coxo femorali.

    L’anteriore è data dalla distanza fra le 2 punte delle anche e l’inferiore dalla distanza fra le punte delle anche. La groppa deve essere larga in quanto questa conformazione denota un ottimo scheletro e di conseguenza forti masse muscolari.

    Però la larghezza è subordinata alle funzioni delle singole razze per cui una groppa sarà larga se i cani devono sviluppare potenza e meno larga nei soggetti che devono sviluppare velocità.

    In ogni modo la lunghezza deve sempre essere superiore alla larghezza. In tutte le razze, grave difetto è quello della groppa stretta fra le punte delle natiche (tuberosità ischiatica).

    Direzione: La groppa può essere Orizzontale od Avallata. L’espressione Orizzontale è più teorica che pratica in quanto il coxale è sempre più o meno inclinato dal davanti all’indietro.

    Si dice una groppa orizzontale quanto la sua inclinazione forma con l’orizzonte un angolo fra i 15 e 25 gradi, questa inclinazione costituisce un pregio sia dal punto di vista estetico sia funzionale. Infatti, un coxale con questa inclinazione fa presupporre una maggiore lunghezza dei muscoli glutei e degli ischio tibiali. Di conseguenza effettueranno una maggiore contrazione favorendo una maggiore produzione di velocità.

    Una groppa con questa inclinazione comporta un leggero raddrizzamento della coscia e della gamba favorendo così l’ampiezza delle oscillazioni dell’arto. Una groppa troppo orizzontale provoca un arto troppo disteso e un garretto troppo diritto, difetto grave per tutte le razze.

    Avallata si dice quando la linea che unisce la punta dell’anca con la punta della natica forma con l’orizzontale un angolo compreso tra i 30 e 45 gradi. Dal punto di vista estetico e funzionale è meno pregevole della groppa orizzontale. Questo è intuitivo in quanto i muscoli ed in special modo gli ischio – tibiali sono più corti per cui ne diminuirà la forza di contrazione. Inoltre, considerando il parallelogramma delle forze, vedremo che parte dell’impulso prodotto dal garretto andrebbe disperso. (per esempio il Levriere ha la groppa molto avallata che forma a dorso rettilineo una groppa orizzontale essendo il rene sulla medesima linea).

    La Forma della groppa è subordinata in special modo soprattutto allo sviluppo delle potenti masse muscolari. Potremmo avere così la groppa rotonda o tagliente a seconda se le masse muscolari sono più o meno sviluppate.

    ESTREMITÁ ANTERIORI DEL TRONCO



    IL PETTO (Faccia anteriore del tronco): segue il margine inferiore del collo limitato ai lati dai margini anteriori dell’omero e in basso dalla regione dello sterno.

    Base anatomica – estremità anteriore dello sterno o manubrio dello sterno e dai muscoli pettorali.

    Pregi e difetti – Il petto deve essere largo e muscoloso è un pregio per tutti i cani, perché questa forma è in relazione con l’ampiezza del torace. Tuttavia è subordinata alla funzione delle singole razze. Infatti nei cani da corsa velocissimi su brevi distanze (Levriere) l’ampiezza deve essere contenuta altrimenti gli arti anteriori sarebbero troppo distanziati fra loro compromettendo la velocità.

    Nei soggetti che devono sviluppare più potenza che velocità la larghezza del petto è un pregio assoluto.

    Quando il petto è troppo stretto nel senso della larghezza avremo un petto stretto.

    Quando invece per scarso sviluppo muscolare appare troppo evidente il rilievo del margine sternale avremo un petto tagliente – Ambedue le conformazioni sono gravemente difettose.

    PIANO VENTRALE DEL TRONCO



    L’ADDOME VENTRE: Limitato anteriormente dalla parte posteriore della regione sternale, posteriormente da quella inguinale, lateralmente dai fianchi.

    Essendo estesa, questa regione viene suddivisa in 3 sottoregioni.

    Sottoregione Epigastrica, Mesogastrica e Ipogastrica.

    La sottoregione più importante tra queste 3 è quella OMBELICALE dove si trova la cicatrizzazione generata dallo strappamento del cordone ombelicale al momento della nascita.

    Pregi e difetti – Si dice che un ventre è bello quando si eleva gradatamente dalla regione inferiore dello sterno unendosi armoniosamente al cerchio costale ed ai fianchi.

    Va notato che forme diverse non sono difetto se considerate a razze con particolari funzioni.

    Infatti, razze da corsa veloci su brevi distanze la linea inferiore del ventre che si eleva bruscamente sino alla regione inguinale è un pregio. Questa forma viene detta ventre retratto.

    Mentre nel cane che non genera forte velocità ma grande resistenza, come nel nostro caso il P.T., questa conformazione è fortemente difettosa in quanto denota sempre delle affezioni dell’apparato gastro enterico.

    Altro difetto è quando il ventre è troppo voluminoso; si riscontra più frequentemente nei cuccioli svezzati troppo presto od infestati da forme parassitarie.

    Tare – Le tare che si possono riscontrare in questa regione, oltre alle ferite in seguito ad interventi operatori, sono le ernie ombelicali, quasi sempre congenite.

    Regione Inguinale – Corrisponde alla piega dell’inguine e passa dal ventre alla regione interna della coscia; il suo pregio è che deve essere esente da tare e perciò libera ed asciutta.

    FACCE LATERALI DEL TRONCO


    Comprendono le seguenti regioni: ASCELLE – TORACE – FIANCHI – ANCHE

    1) ASCELLA: è limitata in alto dal petto – in basso dalla regione sternale – nella parte centrale e laterale dal gomito – ricoperta di pelle fine e mobile e non deve presentare tare.

    2) TORACE: Superiormente è limitato dalle vertebre dorsali in basso dallo sterno – in avanti dal petto – dietro dai fianchi e dal ventre – ai lati dalle coste che sono uguali di numero alle vertebre dorsali.

    Base anatomica – 13 Vertebre dorsali – coste sternali e asternali compresi i prolungamenti cartilaginei dello sterno e dai muscoli della regione intercostale, interni ed esterni grandorsale e cartilaginei ecc.

    Pregi e difetti – La gabbia toracica ha grandissima importanza in quanto in essa sono contenuti gli organi essenziali per la vita (il cuore ed i polmoni). Si presenta a forma di tronco di cono leggermente appiattito ai lati. Il pregio maggiore consiste nella sua capacità di contenere questi organi quindi dobbiamo considerare: Altezza, Larghezza, Profondità e Perimetro.

    Altezza: Va misurata col cinometro in corrispondenza della 5° vertebra dorsale alla faccia inferiore dello sterno. Nel P.T. l’altezza del torace deve essere pressappoco uguale o leggermente inferiore alla metà dell’altezza garrese. Diremo che un’altezza del torace ben sviluppata è un pregio assoluto per tutte le razze.

    Larghezza: É data dalla curvatura delle costole che si misura nei punti più sporgenti del costato.

    Quindi vorremmo un torace ben sviluppato in lunghezza per quei soggetti che sviluppano potenza e resistenza e leggermente inferiore per le razze che devono sviluppare andature velocissime (Levrieri)

    Lunghezza e profondità: Va misurata dalla punta dello sterno all’ultima falsa costa. Il perimetro o circonferenza va misurato il metro a nastro passanti dal punto più ampio del costato.

    3) FIANCHI: Sono limitati dorsalmente dai margini laterali della regione renale in basso dal ventre – in avanti dal costato indietro dall’anca e dal margine anteriore della coscia. Affinchè un fianco sia pregevole è necessario che sia corto e regolare nei suoi movimenti e leggermente arrotondato, in modo che la fossa del fianco sia appena accentuata.

    4) ANCHE: Sono situate fra la groppa e la coscia. La Base anatomica è il femore. La forma e la direzione variano a seconda della forma e direzione della groppa.

    Cioè ad una groppa orizzontale avremo un’anca poco prominente al contrario di una groppa sfuggente che sarà molto sporgente.

    In questa regione sovente abbiamo contusioni, ferire e piaghe da decubito specialmente nei cani vecchi o denutriti.

    ESTREMITÀ CAUDALE DEL TRONCO



    Zona che comprende: La coda, l’ano, il pene nel maschio e la vulva nella femmina.

    Coda: parte terminale del tronco - libera di forma oblunga - conica coperta di peli situata dopo la groppa che si attacca per mezzo dell’articolazione sacro-coccigea.

    Base anatomica: sono le vertebre coccigee che vanno da un n. di 8 a 22 seconda le razze diminuendo gradatamente di grossezza sino alla punta che si chiama apice, mentre la parte che ha inserzione con la groppa chiamasi radice.
     
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    GLI ARTI O MEMBRA



    Sono colonne spezzate che servono a sostenere il corpo in stazione e trasportarlo nella locomozione. Essi si dividono in Arti anteriori o toracici - Arti posteriori o pelvici.

    Gli arti anteriori formano il bipede anteriore e gli arti posteriori formano il bipede posteriore;

    L’anteriore destro con il posteriore sinistro forma il bipede diagonale destro e viceversa. Gli arti posteriori servono per generare l’impulso e gli anteriori a riceverlo e come sostegno. L’arto anteriore forma 3 angoli o articolazioni: scapolo-omerale, omero-radio-ulnare e metacarpo-falangea.

    L’arto posteriore comprende lo stesso numero di ossa dell’arto anteriore ma vi sono però 4 articolazioni, altrimenti il posteriore sarebbe più alto dell’anteriore avendo esso le ossa più lunghe, ed è per questo che abbiamo un angolo di compensazione, l’angolo del garretto cioè l’articolazione tibio–tarsica, e quindi risulta: articolazione coxo-femorale; femore-rotuleo; tibiale (ginocchio); tibio-tarsica e metatarso-falangea. Dato che la spinta viene generata dall’aprirsi di questi angoli, questa forza è subordinata alla lunghezza delle singole ossa e dagli angoli che esse formano.

    ARTO ANTERIORE o TORACICO: comprende scapola, omero o braccio, avambraccio, carpo, metacarpo e piede.


    SCAPOLA: limitata in alto dal garrese, in basso dal braccio od omero, nella parte superiore - in avanti dal margine inferiore del collo, in dietro dal costato.

    Base anatomica: la scapola od omoplata è unita al torace mediante il muscolo grandentato; la superficie esterna di questo osso è divisa dalla spina acromiana che divide la scapola in due porzioni che occupano 2 muscoli il sopraspinato e il retrospinato.

    Pregi e difetti - La spalla dobbiamo considerarla in relazione alla sua lunghezza, direzione, spessore e mobilità. La spalla lunga è un pregio in quanto vi saranno muscoli più lunghi quindi più forza di contrazione e maggiore falcata.

    Direzione - Viene determinata dal grado di inclinazione con l’orizzontale e la spina acromiana. Notiamo che i soggetti della medesima razza hanno inclinazioni che possono variare da 40° a 96°. Entrambi le inclinazioni sono difettose e quindi il valore medio si aggira dai 45° a 50° (pregevoli). Pertanto dobbiamo considerare l’inclinazione della scapola in base alle razze.

    1° CASO - Galoppatore su lunga distanza (Pointer). La velocità deve essere in rapporto alla falcata e non al ritmo e al numero dei passi e quindi l’inclinazione della scapola deve essere fra i 45° e 50°. Questa inclinazione è sempre associata alla groppa che si avvicina all’orizzonte 25° - 30°;

    2° CASO - Pastore Tedesco trottatore per eccellenza in cui occorre resistenza per lunghe distanze. Si avrà come nei pointer la medesima inclinazione ma varierà la direzione della groppa che deve essere sui 30 – 35°;

    3° CASO - Galoppatore velocissimo (Levriere) su brevi distanze. La spalla deve essere poco inclinata 60°-65° mentre la groppa deve essere decisamente avallata. In questi cani la velocità non è subordinata all’ampiezza della falcata ma al susseguirsi rapido del ritmo dei passi. Questi cani hanno il braccio più inclinato e più lungo, pertanto l’arto anteriore rimane sotto di sé. Di conseguenza il centro di gravità è spostato in avanti per cui l’equilibrio è precario. Per questa ragione la fase di sospensione degli arti sarà più breve, gli appoggi si susseguiranno con maggiore frequenza e quindi l’andatura sarà più veloce. (es. Caduta per cercare di mantenere l’equilibrio).

    Mobilità: pregio assoluto per tutte le razze è la mobilità della scapola perché assicura maggiore scioltezza dei movimenti.

    La spalla compie 5 movimenti:

    1 - Estensione - portata in avanti;
    2 - Flessione - portata indietro;
    3 - Abduzione - allontanata dal corpo;
    4 - Adduzione - avvicinata al corpo;
    5 - Circonduzione - movimento circolare.
    Insufficiente mobilità significa che il cane è legato e non riesce ad allungare bene l’anteriore.

    BRACCIO - OMERO: limitato in alto dalla punta della spalla, in basso dall’avambraccio e dietro dal gomito.

    Base anatomica - omero - osso lungo - muscoli - flessione dell’avambraccio - ed estensione dell’avambraccio.

    Pregi e difetti: va considerata la lunghezza e la direzione che devono essere valutate in rapporto alla scapola.

    La lunghezza - dalla punta della scapola alla punta del gomito - a braccio lungo corrispondono muscoli lunghi perciò, più forza di contrazione e sviluppo di energia - (trottatore)

    1° CASO - Pastore Tedesco - braccio lungo in modo che possa coprire più terreno - la lunghezza del braccio deve essere superiore a quella della scapola;

    2° CASO - Pointer - veloce su lunghe distanze comportamento uguale al Pastore Tedesco;

    3° CASO - Levriere - lunghezza dall’omero uguale alla lunghezza delle scapole.

    Direzione: la linea che determina la direzione del braccio forma con l’orizzontale un angolo che varia seconda della funzione di una determinata razza. Il Pastore Tedesco deve formare un angolo che si aggira fra i 50° - 55° gradi. Pointer 60° 65° gradi - Levriere - Scapola diritta - omero inclinato come nel Pastore Tedesco diventa stabile.


    GOMITO: La regione del gomito corrisponde alla prominenza formata dall’olecrano ed è situato tra il braccio e l’avambraccio – dietro l’articolazione radio - cubitale.

    Base anatomica - l’olecrano rappresenta un potente braccio di leva per i muscoli olecranici - ed estensori dell’avambraccio - deve essere lungo e prominente - in quanto rappresenta il braccio della potenza e quindi forma una leva di 2° genere (sempre vantaggiosa favorendo la sua funzione di propulsione in avanti dell’arto).


    AVAMBRACCIO: limitato superiormente dall’omero, in basso dall’articolazione del carpo ed in dietro dal gomito.

    Base anatomica - 2 ossa - Radio e Ulna

    Pregi e difetti - Deve essere considerato sotto il punto di vista della lunghezza e della direzione.

    Lunghezza: parte dalla punta del gomito alla 1° art. del carpo. Avambraccio lungo comporterà una brevità della regione del metacarpo, quindi favorirà l’ampiezza delle oscillazioni dell’arto.

    Per stabilire la lunghezza dell’avambraccio bisogna fare riferimento alla lunghezza dell’omero: sarà lungo quando è più lungo dell’omero; corto quando è uguale alla lunghezza dell’omero.

    Nel Levriere la lunghezza dell’avambraccio deve superare di molto la lunghezza dell’omero.

    Larghezza - Va considerata la consistenza dell’osso perché a volte si viene tratti in inganno da un osso che apparirebbe grosso mentre invece è spugnoso e quindi più fragile; l’avambraccio gracile denota sempre una struttura leggera del soggetto.

    Direzione - Va considerata l’appiombo; fa eccezione il levriere che deve essere sotto di sè nell’anteriore.


    CARPO: limitato superiormente dall’avambraccio in basso dal metacarpo è di forma arrotondata. Nella parte posteriore all’articolazione carpo–metacarpo si trova il cuscinetto carpale; serve da ammortizzatore nelle andature veloci.

    Base anatomica - 7 ossa carpali;

    La funzione del carpo è molto importante sia dal punto di vista fisiologico che meccanico esso può compiere ampi movimenti di flessione ed estensione e limitati movimenti laterali.

    Il carpo deve essere largo, robusto e ben diritto cioè quando visto di fronte non fa apparire difetti d’appiombo.


    METACARPO: Limitato superiormente col carpo in basso con le 5 falangi delle dita. Nel suo insieme si presenta in forma leggermente appiattita.

    Base anatomica - sono le 5 ossa metacarpiane.

    Va valutato secondo la direzione e la lunghezza. Ricordiamo che l’inclinazione del metacarpo deve essere molto inferiore nel galoppatore e maggiormente nel P.T. trottatore che si aggira ad una inclinazione con l’orizzontale di 70° e 80° nel Levriere.

    Lunghezza - è subordinata secondo la funzione: se il cane deve sviluppare velocità–resistenza (Pointer - Levriere - P.T.) sarà limitatamente lungo rispetto alle razze che devono sviluppare solo forza (Bull - Dog; Terrier).


    PIEDE: é limitato superiormente dalle ossa metacarpiane ;

    Base anatomica - le 12 falange delle 4 dita - 1°, 2°, 3° falange - falangina e falangetta. Nel cane tutte le dita poggiano al suolo. Ogni dito del piede ha un suo cuscinetto che ha la funzione di proteggere le parti ossee delle dita e di attutire la pressione quando il cane poggia sul terreno. Al centro del piede troviamo il cuscinetto plantare a forma di cuore che occupa la maggior parte del piede. È necessario che questi cuscinetti siano carnosi e ben sviluppati e duri. L’estremità delle dita è protetta da una parte cornea (l’unghia).

    Pregi e difetti – Pregio del piede deve essere in rapporto alla mole e all’uso che la razza richiede.

    Per quanto riguarda i difetti sono in relazione al volume, alla forma e alla direzione.

    Il rapporto al volume deve essere stretto. Largo a dita aperte si riscontra in soggetti rachitici.

    Il rapporto alla forma può essere ovale (di Lepre) o rotondo (di Gatto) le dita saranno più o meno distese o raccolte e sono forme che riguardano la funzione della razza. A metacarpo diritto avremo un piede corto e viceversa.

    ARTO POSTERIORE O PELVICO: comprende coscia, natica, grassella, gamba o tibia, garretto o tarso, metatarso e piede.

    COSCIA: limitata in alto dalla groppa e dell’anca, in basso dalla grassella e dalla gamba; anteriormente dalla piega della grassella e dal fianco; internamente dalla regione inguinale.

    Base anatomica - Femore e muscoli forti e potenti. Retto anteriore, vasto esterno - interno, adduttori della gamba e della coscia.

    I principali movimenti della coscia sono quelli di flessione e di estensione.

    Pregi e difetti - Sono in rapporto alla lunghezza direzione e consistenza delle fasce muscolari.

    Lunghezza - É un pregio per tutte le razze, più la coscia è lunga e maggiore sarà la forza d’impulso. Naturalmente deve essere valutata secondo il lavoro che l’animale deve svolgere.

    Direzione - Va considerata in rapporto alla direzione della groppa. Se la groppa è molto inclinata lo sarà anche la coscia, per cui l’angolo passante longitudinalmente per il femore farà un angolo chiuso con l’orizzontale; se invece la groppa è meno avallata, il femore sarà più raddrizzato e queste inclinazioni vanno valutate secondo l’andatura del soggetto che deve essere analizzato.

    Spessore - Va considerato in rapporto alla muscolatura che deve essere ben fornita di muscoli. La faccia esterna deve presentarsi leggermente arrotondata.

    Tara - Riguarda le ossa delle regioni (displasia) quando i cani cominciano a trascinarsi e zoppicare.


    NATICHE: limitate in alto con la coda e con la groppa; in basso col margine posteriore della gamba; in avanti si confondono con la coscia.

    Base anatomica - è costituita dai 2 muscoli semitendinoso e semimembranoso; la contrazione di questi muscoli fa in modo di aprire al massimo l’articolazione femore- tibiale per cui il cane riceve una spinta di propulsione decisa.

    Pregi e difetti della natica - vanno considerati in base alla sua lunghezza ed il suo spessore.

    Lunghezza - Va presa in rapporto alla lunghezza della coscia ed è un pregio per i soggetti che sviluppano velocità e resistenza; comunque sarà lunga nei soggetti con groppa sull’orizzontale che non in quelli con groppa avallata.

    Spessore - La natica deve essere muscolosa significa che i muscoli femorali e ischio-tibiali sono ben sviluppati e quindi vantaggiosi agli effetti della propulsione.


    GRASSELLA: corrisponde all’articolazione femore-rotulea-tibiale od articolazione del ginocchio. I suoi movimenti sono flessione, estensione e lievi movimenti di rotazione. É limitata in alto dalla coscia, in basso dalle gambe.

    Base anatomica - L’articolazione

    Pregi e difetti - Si dice pregiata quando questa regione è situata distante dal ventre e leggermente spostata all’infuori, in modo da essere libera nei suoi movimenti. È difettosa se non è ben distanziata dal ventre; una eccessiva inclinazione della coscia può impedire le forti andature. Ricordo solo che la rotula è il punto di attacco dei muscoli femorali estensori della gamba.

    Tara - Diremo che in questa regione esiste la sublussazione della rotula, difetto congenito perciò trasmissibile. Rende i soggetti inutilizzabili non permettendo un sufficiente irrigidimento dell’arto e di conseguenza anche l’impulso verrebbe a mancare.


    GAMBA o TIBIA: è limitata in alto dalla coscia e in basso dal garretto.

    Base anatomica - La tibia e il perone che è situato lateralmente ed è a forma di stiletto. I muscoli principali sono: anteriormente gli estensori delle falangi e il tibiale anteriore, posteriormente il gastrocnemio. I tendini di questi muscoli formano il Tendine di Achille.


    GARRETTO o TARSO: Situato tra la gamba in alto e il metatarso in basso.

    Base anatomica - Le 6 ossa tarsiane disposte in 2 ordini: il 1° comprende il calcagno e l’astragalo, il 2° il cuboide, il piccolo e grande cuneiforme e lo scafoide.

    L’angolatura che forma il garretto tibio - metatarsico, varia a seconda della razza e avremo un angolo più o meno aperto e quindi più chiuso nel trottatore e più aperto nel galoppatore.

    Movimento - il movimento di questa regione ha grande importanza perché in essa convergono sia gli sforzi dei muscoli che presiedono all’impulso, sia le reazioni del terreno durante la fase di appoggio del posteriore. I movimenti sono di flessione ed estensione e sono di scatto dell’articolazione tibio-tarsica. Quando l’arto posteriore è in appoggio avremo una leva di 2° genere (vantaggiosa): la Potenza è costituita dai muscoli gastrocnemi e dal calcagno; la Resistenza dal peso del corpo del cane; il Fulcro dal piede.

    Quando l’arto è in sospensione la leva sarà di 1° genere, in cui la potenza è sempre rappresentata dai muscoli gastrocnemio dal calcagno, il fulcro dall’articolazione del garretto e la resistenza dalle parti sottostanti.

    Pregio del garretto è quando si presenta largo, spesso, ben diritto ed elastico.

    Direzione: è vista di dietro e di profilo e va valutata con lo studio degli appiombi.

    Una eccessiva angolatura del garretto fa sprecare energia per portare il metatarso in posizione verticale, cioè perpendicolare al suolo. Il cane verrebbe sovraccaricato sul posteriore.

    L’ampiezza e l’elasticità del garretto si notano quando il cane è in movimento: se il garretto è in appiombo avremo il maggior impulso nel posteriore.


    METATARSO: Limitato in alto dal garretto e in basso dalle falangi delle cinque dita.

    Base anatomica - cinque ossa metacarpiane, tendini e legamenti.


    PIEDE: Si comporta come quello dell’arto anteriore la sua forma è meno ovalizzata cioè più stretto. Questa particolarità è data soprattutto dalla verticalità del matacarpo rispetto al suolo.

    Tratto da "Studio della Cinognostica e Zoognostica del Cane" di Gabriele Pettinaroli
     
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  4. staffydea
     
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    grandissima!!!! :D ma i nomi... sn sempre troppissimi!! hihihih...
     
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  5. Staffie
     
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    Si i nomi sono troppissimi, ma è molto interessante la spiegazione della conformazione di ogni parte anatomica in base alle attitudini della razza!!!
    Ci vuole un po' a metabolizzare questo articolo, ma è un buono spunto di riflessione ;)
     
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  6. staffydea
     
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    quoto appieno... grande frà!! grazieeeee!! :D
     
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5 replies since 18/6/2009, 19:42   692 views
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