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La conoscenza morfo/funzionale del cane, riveste oggigiorno un'importanza
notevole per qualsiasi figura professionale che si occupi di cani.
Vi sono veri e propri specialisti del settore, studiosi, che conoscono le più
recondite particolarità della costruzione morfologica del cane. Lo studio della
cinognostica consente di avvicinarsi al cane, con un approccio scientifico
dove, gli aspetti morfologici, sono strettamente connessi a quelli funzionali. I
Medici Veterinari, studiano la cinognostica perché per loro è d'ausilio
nell'identificazione delle patologie che possono colpire il cane. I Giudici
delle esposizioni di bellezza, conoscono la cinognostica per ricollegare, una
determinata razza, ai parametri dello Standard. Gli Istruttori, che si occupano
di educazione cinofila, hanno il dovere di conoscere i dettami di
cinognostica, per prevedere ed assecondare le performances sportive degli
allievi e per contribuire a diffondere una corretta conoscenza cinofila. Inoltre
risulta importante sapere quali sono le equilibrate richieste tecniche alle quali
sottoporre il soggetto introdotto al lavoro.
Il Proprietario di cani può conoscere maggiormente il proprio beniamino,
cercando di apprendere come il cane si muove, cercando di interpretare in
modo corretto, movimenti, azioni e comportamenti del cane. Conoscere come
è costruito il proprio Cane, significa avere maggiori possibilità di interpretare
correttamente i suoi comportamenti.
Con il termine cinognostica, s'identifica la disciplina che studia il corpo del cane e lo divide in regioni per poterne analizzare, le caratteristiche specifiche.
La cinognostica, prende in prestito diversi termini tratti dalla zoognostica del
cavallo. Così, nell'identificare zone del corpo del cane, si usano termini come
groppa, garrese, garretto, vocaboli normalmente riferiti all'equino.
Lo studio morfologico del cavallo, ha radici sicuramente più antiche rispetto
all'interessamento per la morfologia del cane.
Per avere un immediato approccio cinotecnico, occorre definire i concetti di
bellezza, pregio, difetto, vizio e tara.
Quando un cane si può definire bello?
Bellezza:
Con questo termine si uniscono tre concetti che tendono ad identificarla: la
Bellezza Convenzionale, dettata dalla moda o da aspetti emozionali tipici
dell'uomo, la Bellezza Armonica, dettata dall'analisi del soma e caratterizzata
dallo spirito artistico ed estetico, basata quindi, soprattutto sull'armonia delle
proporzioni, dove nulla manca e nulla eccede, e la Bellezza d'Adattamento, in
pratica la bellezza funzionale, strettamente collegata all'aspetto utilitaristico
del cane (dei suoi usi).
Pregio:
Il pregio è identificato come, il perfetto adattamento di una Regione
Zootecnica, in rapporto ad una determinata funzione.
Il pregio si definisce "Assoluto", quando questa particolare caratteristica, è
sempre valida, cioè è comune a tutte le razze, come ad esempio il rene corto e
gli appiombi corretti, oppure "Relativo" vale a dire razza-specifico.
Difetto:
E' l'opposto del pregio. Il difetto può essere "Assoluto" come ad esempio
l'egnognatismo (la Mascella più lunga della Mandibola). Si definisce
"Relativo" ad esempio il prognatismo per un Boxer, "Congenito", vale a
dire presente dalla nascita o "Acquisito", sopraggiunto quindi, durante
l'esistenza del soggetto.
Vizio:
Carattere psichico negativo poiché tale, ma anche il rapporto alla possibile
trasmissione. Il Vizio può essere acquisito.
Tara:
Alterazione della pelle o delle parti sottostanti. Più genericamente s'identifica
un difetto congenito che accompagna il cane fin dalla nascita.
Le Regioni della Testa
Il Cranio, è una regione importantissima della testa. Contiene un organo
fondamentale per la vita del cane, il Sistema Nervoso Centrale. Il Cranio è
composto da, dieci ossa, mentre nel muso se ne contano diciassette, e da
alcuni muscoli che danno pienezza nell'insieme. In questa parte del corpo del
cane, trova sede l'Orecchio.
Il Cranio si divide in altre Sottoregioni:
• Sutura Metopica: è la linea sagittale della testa che parte dal punto
craniometrico "Nasion" che è dato dall'unione, delle ossa nasali con quelle
frontali, e si perde a metà lunghezza del cranio.
• Depressione Nasofrontale: definita anche "Stop", costituita dalla
depressione delle ossa nasali nella loro parte aborale e dallo sviluppo delle
ossa frontali. Nasino punto di rilevazione craniometria.
• Fronte: parte supero-anteriore della testa
• Occipite: è la parte più rilevata della testa
• Tempia: dove trova sede l'attaccatura delle orecchie, ha per base
anatomica le ossa temporali
• Zigomi: area del cranio contenuta tra orecchie, occhi, fronte, guancia e
tempia
• Arcate orbitali: dette anche sopraccigliari localizzate nella parte superiore
delle orbite
• Conche o Fontanelle: depressioni poste appena sopra le arcate orbitali
La costruzione del cranio varia secondo la Razza presa in esame, del Tipo e
del Sesso. Il cranio del maschio è normalmente più voluminoso di quello
della femmina.
Sul cranio si effettuano importanti misurazioni, necessarie per la corretta
interpretazione dello standard di razza.
Il Muso: è composto da, diciassette ossa e secondo la razza presa in esame
varia per forma e lunghezza. La variabilità del muso dei cani è veramente
particolare, si pensi alla differenza tra il muso di uno Shit-tzu e quello di un
Wippet.
Il muso è divisibile in Sottoregioni:
L'Occhio: è lo strumento che caratterizza uno dei cinque sensi del cane, la
vista. L'occhio è inserito nelle fosse orbitali ed è circondato dalle palpebre
che hanno funzioni protettive. La Cornea è facilmente distinguibile, così
come la Sclera e l'Iride, che delimita e definisce la Pupilla.
. La costruzione del cranio, condiziona la posizione degli
occhi. La forma, ed il posizionamento degli occhi, rispetto
all'orizzonte, definiscono nello spazio, degli angoli:
Posizione frontale: così si definisce quando l'asse temporale
coincide con l'orizzonte astronomico (es. Grifoncino di
Bruxelles)
Posizione subfrontale: quando l'asse palpebrale
determina un angolo di 10/15° rispetto all'orizzonte (es.
Pointer)
Posizione semilaterale: se quest'angolo è di 20/30°
(es. Setter Inglese) posizione laterale: se di 35° (es. Collie)
Ultralaterale: se più di 40° (es.Levriero)
Sottorbitale: comprende la parte situata sotto l'occhio. Nel
soggetto preso in esame, se è particolarmente marcata e
spigolosa si afferma che è cesellata
Nasale: va dal punto craniometrico definito Nasion al
Tartufo
La Bocca: racchiude la lingua, i denti, il palato, protette dalle
labbra, il cui incontro aborale si chiama commessura
La bocca è composta dalla mandibola e dalla mascella, basi sulle quali si
innesta la dentatura del cane. Vi sono due dentature, una decidua, destinata
ad essere sostituita da quella permanente. Normalmente i processi di
dentizione definitiva nel cane hanno inizio intorno ai quattro mesi.
Trentadue sono i denti del cucciolone che si completano con la comparsa
dei premolari e molari a quarantadue denti, dentizione definitiva
permanente.
• Mentoniera
• Guanciale
• Canale intemascellare
Il Garrese: è un importantissimo punto di rilievo zoognostico, si rileva sulle
prime cinque vertebre toraciche, con le loro apofisi, verticali e trasversali, sul
legamento sopraspinoso, sul margine superiore delle scapole e sui ponti
muscolari che qui si inseriscono. La sua rilevanza, è dovuta all'importanza di
questo punto per la meccanica del movimento, perché a garrese alto
corrisponde passo lungo e viceversa. Il garrese alto essendo sinonimo di
lunghezza delle apofisi spinose interessate, permette al legamento
sopraspinoso di tendere, irrigidendolo e sollevandolo, il segmento dorsolombare
della colonna. Normalmente a garrese alto si abbinano spalle
oblique, cosa questa che facilita l'ampiezza del movimento.
Il Dorso: è localizzato tra il garrese ed i lombi. La sua base anatomica è
rappresentata dalle ultime otto vertebre, dai muscoli e da un tratto del
legamento sopraspinoso. Il dorso è molto importante per ciò che riguarda
l'impulso al movimento. Il profilo normale della colonna vertebrale dovrebbe
essere rettilineo, quindi occorre la presenza di un dorso forte, largo e solido.
La spezzatura della linea dorsale, generalmente individuabile a livello della
tredicesima vertebra, dà luogo a profilo avvallato, difetto di costruzione
chiamato lordosi. Il cane, che ha un profilo rilevato, si definisce cifotico.
Il Lombo: è basato sulle sette vertebre lombari, sui potenti muscoli locali e
sulla parte terminale del legamento sopraspinoso. E' pregio assoluto che sia
corto e largo, proprio perché da questo dipende la sua robustezza e resistenza.
Di norma, appare leggermente arcuato per dare elasticità al movimento.
Nelle razze definite "galoppatori", quest'arco è assai più pronunciato per
portare gli arti del posteriore il più sotto possibile al corpo, in modo tale da
coprire più terreno.
La Groppa: si basa sul cingolo osseo costituito da ileo, ischio, pube, da tre
vertebre saldate (sacro) e da potentissimi muscoli che la circondano. La
groppa è la naturale continuazione del lombo.
La lunghezza è variabile a seconda della razza, nei galoppatori la groppa è
più corta e meno obliqua, rispetto ai trottatori.
Dalla groppa partono gli impulsi del movimento, per questo motivo è di
decisiva importanza, che la groppa sia di corretta conformazione.
La Coda: Nasce dalla groppa e spesso, la sua differente inserzione determina
l'obliquità più o meno accentuata della groppa stessa. Alcune razze la
utilizzano da timone durante le fasi natatorie ed è importante per l'equilibrio
del movimento.
La coda è un importante strumento di comunicazione per i cani, il suo
portamento può indicare lo stato emotivo del soggetto. La sua forma varia
secondo la razza presa in esame.
Il Petto: detto anche torace, contiene gli organi vitali come il cuore, i
polmoni. Il petto è formato da diciotto costole vere, e otto false, queste ultime
non saldate con le otto sternebre dello sterno.
Una buona capacità toracica è d'ausilio per il cane da lavoro.
Gli Arti
L'Arto Toracico o Anteriore:
La funzione fondamentale è ricollegata al movimento. Gli arti anteriori,
hanno il compito di ricevere la spinta in avanti espressa dagli arti posteriori.
Gli arti anteriori si dividono in regioni: la spalla, il braccio, l'avanbraccio, il
carpo, il metacarpo, il piede.
Dal punto di vista cinognostico, riveste notevole importanza l'angolatura che
queste regioni descrivono tra loro. Nella valutazione degli arti anteriori, si
prende in esame l'angolo scapolo/omerale, detto anche angolatura della
spalla, l'angolo omero/radio/ulnare, detto anche angolatura del gomito e
l'angolo metacarpo/falangeo. Nel cane che predilige il trotto come andatura,
questi angoli normalmente sono più chiusi rispetto, a quelli del galoppatore.
La Spalla: ha come base anatomica la scapola e i muscoli che la rivestono.
Della spalla si valutano la lunghezza, la direzione e la mobilita. La lunghezza
e' da considerarsi pregio assoluto, perché ad essa viene associata la
lunghezza dei muscoli, che consentono una maggiore contrazione o
decontrazione dell'arto, aumentando così, l'ampiezza della falcata. Una
spalla con buona inclinazione, determina un buon allungo, mentre una spalla
dritta, può condurre a scarsa resistenza, perché' per coprire molto terreno, la
successione degli appoggi dell'arto anteriore sarà frequentissima.
L'angolatura della spalla e' stata fortemente caratterizzata dalla selezione.
Il Braccio: ha base ossea sull'omero. Nei trottatori normalmente il braccio e' più lungo della scapola. Un cane, che dispone di un omero con inclinazione
minore di 60-70° rispetto all'orizzonte, è predisposto a scarsa oscillazione
dell'arto e quindi l'animale tende ad esprimere, un passo corto, mentre, un
angolo maggiore sposterà peso e baricentro del cane in avanti. Gli appiombi
sono valutati conducendo osservazioni su avambraccio, carpo e metacarpo.
Gli appiombi sono di importanti per ciò che riguarda il movimento corretto.
Il Piede: e' formato da tre falangi e dall'unghia delle cinque dita. I
polpastrelli ingegnosamente strutturati, hanno il compito di attutire la
pressione del peso e proteggere la parte ossea. I cuscinetti plantari, tramite la
disposizione delle ghiandole sudoripare, hanno la possibilità di eliminare
sudore. La forma del piede e' caratteristica razza-specifica; il piede può
essere a zampa di lepre o a zampa di gatto.
L'Arto Pelvico o Posteriore
Gli arti posteriori, sono di decisivi per ciò che riguarda la propulsione del
cane e quindi il suo movimento. La spinta, e' proporzionata alla robustezza e
lunghezza dei muscoli e all'angolazione delle ossa. Una buona inclinazione
della groppa, predispone ad una buona inclinazione del femore che, in
genere, e' verticale o quasi rispetto al bacino.
Le regioni dell'arto posteriore
la coscia e la natica, la gamba, il garretto, il metatarso, il piede.
La Coscia: ha come base anatomica il femore che articola la sua testa
nell'acetabolo del bacino. I muscoli della coscia, devono essere potenti per
garantire la spinta. Più la coscia e' lunga, maggiore sarà l'ampiezza
dell'avanzamento dell'arto e più il posteriore sarà portato sotto il corpo. Se
questa regione e' di buona lunghezza i muscoli saranno lunghi, consentendo
un impulso efficace.
La gamba: la base ossea e' costituita da tibia e perone; l'inclinazione della
gamba e' in relazione a quella della groppa, ad una groppa orizzontale
corrisponderà una gamba dritta e viceversa.
Il garretto: e' una regione d'enorme importanza per il movimento. Il garretto
e' il fulcro tra la potenza dei muscoli della coscia, natica e gamba ed il
terreno sul quale tale potenza è scaricata. Questa regione deve essere larga,
potente, secca e ben diretta. Nella valutazione degli appiombi posteriori il
garretto gioca un ruolo importante.
Il metatarso: la base ossea e' costituita dalle cinque metatarsiane. questa
regione ha rilevante importanza nella valutazione degli appiombi.
Appiombi:
l'appiombo in un animale e' il rapporto tra la direzione dell'arto, anteriore o
posteriore ed il filo a piombo. Lo studio degli appiombi e' di grande
importanza perché ad appiombi corretti corrisponde un'andatura duratura e
vantaggiosa.
Gli appiombi sono valutati con il cane in stazione di fronte e di profilo in
modo che gli arti anteriori, coprano la visuale dei posteriori ed i laterali
quella dei collaterali.
Appiombi dell'arto anteriore
valutazione frontale:
La linea che parte dall'articolazione scapolo-omerale esterna divide in due
parti l'avambraccio, il braccio, il metacarpo ed il piede. Quando entrambi gli
arti, appoggiano in modo obliquo all'interno della linea d'appiombo corretta,
il cane si dice e' chiuso davanti. Se entrambi gli arti poggiano in modo
obliquo all'esterno della linea corretta d'appiombo, il cane, si dice che e'
aperto davanti. La deviazione all'esterno di carpo, metacarpo e piede si
definisce mancinismo, mentre la loro deviazione all'interno si definisce
cagnolismo.
Valutazione di profilo:
esistono due linee che sono prese in considerazione, la prima parte dalla punta
della spalla e cade appena davanti alla punta delle dita.
Nel caso che il piede sia davanti a questa linea, si afferma che il cane e' fuori
di se anteriormente, nel caso sia dietro e' sotto di se anteriormente. La
seconda, parte invece, dal centro dell'articolazione omero-radiale, divide
l'arto in due parti ed il metacarpo. Se il carpo e' arcato in avanti l'arto si
definisce arrembato, se arcato all'indietro, cavo.
Appiombi dell'Arto Posteriore
Valutazione di fronte:
La linea che parte dalla punta della natica denominata tuberosità ischiatica,
cadendo divide in due l'arto. Se gli arti, sono con direzione obliqua
all'esterno o all'interno di questa linea, si definiscono aperti posteriormente e
chiusi posteriormente.
Se i garretti, sono ravvicinati il difetto è definito vaccinismo, se sono
distanziati, cagnolismo.
Valutazione di profilo:
La linea che parte dalla punta della natica cade a terra toccando la punta delle
dita. Gli appiombi posteriori possono essere definiti sotto di sé o fuori di sé,
come rilevato per gli appiombi anteriori. -
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