Giro di vite del Kennel Club Inglese

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  1. marchesato
     
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    ti racconto questa: per + di una decina d'anni mi sono occupata dal 'di dentro' del rottw: tra i miei tanti compiti c'è stato anche quello di capire chi faceva i cuccioli e con chi e a chi venivano ceduti. Grazie al LOI ho potuto spulciare 10 anni e + di cucciolate.. Da queste ricerche, Il dato che maggiormente sorprese fu che più dell'80 % (si, OTTANTA) dei cuccioli arrivava da privati ... non dai canari plurirazza, nn dalle importazioni selvagge, nn dagli allevatori con affisso, nn da coloro che facevano selezione.... in un momento storico nel quale la razza era richiestissima: I PRIVATI erano la 'piaga' ... numericamente parlando :) erano loro che facevano + cuccioli di tutti gli altri. qualcuno aveva una sola femmina con la quale faceva una cucciolata l'anno, altri (molto + numerosi) diverse femmine continuamente coperte che erano diventate una fonte di reddito importante...
    Con questo nn voglio attribuire la 'palma' del peggiore a nessuno, solo informare affinchè ognuno di noi ci rifletta sopra; i canari sono quelli che sono, e lo sappiamo, ma nnn va dimenticato che anche il privato fa i suoi pasticci, magari con meno menefreghismo ma certo con tanta tanta superficialità e altrettanti danni.
    accoppiamenti alla C.D.C nn fanno bene alla razza. qualsiasi razza. E cuccioli mal abbinati sono la prima causa di abbandono. Capisco che tenersi cuccioli per mesi per trovare i proprietari + adatti sia costoso, faticoso e impegnativo, ma anche questo è parte integrante e non derogabile della responsabilità dell'allevare
     
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  2. Staffie
     
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    CITAZIONE (marchesato @ 15/2/2011, 13:18) 
    .....
    Con questo nn voglio attribuire la 'palma' del peggiore a nessuno, solo informare affinchè ognuno di noi ci rifletta sopra; i canari sono quelli che sono, e lo sappiamo, ma nnn va dimenticato che anche il privato fa i suoi pasticci, magari con meno menefreghismo ma certo con tanta tanta superficialità e altrettanti danni.
    accoppiamenti alla C.D.C nn fanno bene alla razza. qualsiasi razza. E cuccioli mal abbinati sono la prima causa di abbandono. Capisco che tenersi cuccioli per mesi per trovare i proprietari + adatti sia costoso, faticoso e impegnativo, ma anche questo è parte integrante e non derogabile della responsabilità dell'allevare

    ;)
     
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  3. Staffomania
     
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    Soprattutto nel rott come in altre razze poco da "divano" penso anch'io che la rovina non siano stati i canari ma bensì i privati..... io stessa tanti anni fa ho fatto una cucciolata di rott...sono usciti a controllare la cucciolata (numero soggetti, locazione e mamma).
    Sono stata contenta di ciò ma non so se il mio sia stato un caso raro.
    Ora come ora, non si sente più di gente delegata al controllo di queste cose....è un peccato. :(
     
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  4. lungo brio
     
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    Ho letto parecchi pareri interessanti e pienamente condivisibili!

    Una cosa su tutte però mi trova assolutamente concorde: le scorrettezze, le "malefatte" ecc. dovrebbero essere punite proprio da chi spende i soldini per comprare i cuccioli, cioè da noi appassionati!!

    Se chi si avvicina al "cane di razza" si preoccupasse di conoscere meglio il cane che sta scegliendo, da dove arriva, quali caratteristiche "minime" deve avere per essere ritenuto tipico, quali attenzioni sono state messe in atto per combattere le malattie geneticamente trasmissibili . . . . beh se tutto ciò accadesse , certi "canari" (come dite voi) non venderebbero decine e decine di cuccioli all'anno!
    Se oltre agli aspetti appena citati si guardasse anche al metodo di allevamento usato da chi propone i cuccioli, allora ci sarebbe un'ulteriore scrematura di personaggi scorretti.

    Anni fà era difficile accedere alle informazioni, non c'era la rete. Tutto si scopriva frequentando le expo, leggendo i testi della "De' Vecchi" (almeno io facevo così) , e confidando tanto nel passa-parola: chi si è trovato bene e dove. Oggi chiunque può accedere ad una tale massa di informazioni che , a mio parere , è impossibile non farsi un'idea critica e mediata !!

    I forum con le loro discussioni , e questa ne è un lampante esempio, sono un vero "faro nella notte" per chi , come me , vuole chiarirsi un po' le idee e formarsi un punto di vista critico.
    Certo ogni tanto queste chiaccherate mediatiche prendono delle brutte pieghe, ma in fondo anche questa eventualità può auitare molta gente a sciegliere le persone di cui fidarsi e quelle dalle quali è meglio stare alla larga.

    Concludendo sono gli sprovveduti il vero pericolo per le razze canine e per il loro futuro sempre minacciato da chi produce invece di allevare.
     
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  5. staffydea
     
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    CITAZIONE (lungo brio @ 15/2/2011, 19:22) 
    Se chi si avvicina al "cane di razza" si preoccupasse di conoscere meglio il cane che sta scegliendo, da dove arriva, quali caratteristiche "minime" deve avere per essere ritenuto tipico, quali attenzioni sono state messe in atto per combattere le malattie geneticamente trasmissibili . . . . beh se tutto ciò accadesse , certi "canari" (come dite voi) non venderebbero decine e decine di cuccioli all'anno!
    Se oltre agli aspetti appena citati si guardasse anche al metodo di allevamento usato da chi propone i cuccioli, allora ci sarebbe un'ulteriore scrematura di personaggi scorretti.

    se da una parte gli aquirenti facessero dell' informazione e attenzione sanitaria, umana, di attinenza ad uno standard (morfologico e caratteriale) gli aspetti principali da guardare e dall' altra gli allevatori s' impegnassero a seguire il vero significato di "selezione" nella miglior maniera possibile, allora sì che potremmo parlare di situazione adatta e giusta (seppur difficilmente esente da errori o malfattori).
    L' impegno va preso sia dall' una che dall' altra parte; purtroppo sappiamo che la nostra società si anima su basamenti formati da interessi... il che denota scarsa presenza di volontà, virtù che per me dovrebbe essere a capo di tutto per fare il resto.
    Ma un monte è pur fatto da singoli sassi e ciottoli, iniziare ad agire correttamente noi stessi con la consapevolezza del come partiamo e dove bisogna di arrivare è il primo piccolo grande passo verso qualcosa di comune.
    Tutti possiamo dare il buon esempio, dunque... sfruttiamo l' opportunità ;)
     
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  6. staffydea
     
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    CITAZIONE (lungo brio @ 15/2/2011, 19:22) 
    Anni fà era difficile accedere alle informazioni, non c'era la rete. Tutto si scopriva frequentando le expo, leggendo i testi della "De' Vecchi" (almeno io facevo così) , e confidando tanto nel passa-parola: chi si è trovato bene e dove. Oggi chiunque può accedere ad una tale massa di informazioni che , a mio parere , è impossibile non farsi un'idea critica e mediata !!

    I forum con le loro discussioni , e questa ne è un lampante esempio, sono un vero "faro nella notte" per chi , come me , vuole chiarirsi un po' le idee e formarsi un punto di vista critico.
    Certo ogni tanto queste chiaccherate mediatiche prendono delle brutte pieghe, ma in fondo anche questa eventualità può auitare molta gente a sciegliere le persone di cui fidarsi e quelle dalle quali è meglio stare alla larga.

    da una parte ti do ragione... è vero che la rete consente un livello di diffusione informazione estremamente elevato, io cinofilmente parlando sono cresciuta sul web. E posso immaginare lo sconvolgimento rispetto al passato: arrivano a tempo reale notizie da tutt' altra parte del globo. Ieri si è svolto il Westminster Club Dog Show nel Madison Square Garden a New York City, ieri in Italia è stato possibile reperire i risultati. Venti anni fa forse manco si sapeva cosa fosse il Westminster Club Dog Show :) com'è risaputo, il vantaggio maggiore di internet è questo.
    Una comunità "di tutti" però permette un circolo di infomazione "di tutti i tipi"... anche scorretti.
    Per cui c'è la possibilità di conoscere con più accuratezza così come di cadere in informazioni assolutamente fuorvianti, quindi lo "sviluppo" è migliore solo su alcuni fronti ;)
    in una comunità tale in realtà mi chiedo, quanto incide l' erroneità?
    Cosi una cosa innovativa apparentemente "amica" si trasforma in labirinto intricato pieno d' insidie, sta a noi far tesoro dei consigli e scartare le bugie... ma non è cosi semplice.

    CITAZIONE (lungo brio @ 15/2/2011, 19:22) 
    Concludendo sono gli sprovveduti il vero pericolo per le razze canine e per il loro futuro sempre minacciato da chi produce invece di allevare.

    questo poco ma sicuro!! :D
     
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  7. marchesato
     
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    CITAZIONE (staffydea @ 17/2/2011, 01:51) 
    gli allevatori s' impegnassero a seguire il vero significato di "selezione" nella miglior maniera possibile, allora sì che potremmo parlare di situazione adatta e giusta (seppur difficilmente esente da errori o malfattori)

    gli allevatori non sono dio.. nn sono dentro alle cagne a 'costruire' i cuccioli con loro.. e sarebbe ora che qualcuno se lo facesse entrare in testa: pur con tutte le possibili attenzioni sono migliaia le cose che possono andar storte... nn esistono certezze in allevamento ! e gli stessi allevatori dovrebbero informarne i proprietari dei propri cuccioli, che a loro volta dovrebbero riuscire a comprenderlo. . .

    CITAZIONE (staffydea @ 17/2/2011, 01:51) 
    Ma un monte è pur fatto da singoli sassi e ciottoli, iniziare ad agire correttamente noi stessi con la consapevolezza del come partiamo e dove bisogna di arrivare è il primo piccolo grande passo verso qualcosa di comune.
    Tutti possiamo dare il buon esempio, dunque... sfruttiamo l' opportunità ;)

    ooyeeaaaaaah !! ^_^ anche se moltissime volte ci si sente degli alieni.. :unsure: ma di tanto in tanto si trova un altro alieno come noi e ci si sente proprio bene ^_^ :wub:
     
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  8. staffydea
     
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    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 09:22) 
    CITAZIONE (staffydea @ 17/2/2011, 01:51) 
    gli allevatori s' impegnassero a seguire il vero significato di "selezione" nella miglior maniera possibile, allora sì che potremmo parlare di situazione adatta e giusta (seppur difficilmente esente da errori o malfattori)

    gli allevatori non sono dio.. nn sono dentro alle cagne a 'costruire' i cuccioli con loro.. e sarebbe ora che qualcuno se lo facesse entrare in testa: pur con tutte le possibili attenzioni sono migliaia le cose che possono andar storte... nn esistono certezze in allevamento ! e gli stessi allevatori dovrebbero informarne i proprietari dei propri cuccioli, che a loro volta dovrebbero riuscire a comprenderlo. . .

    a questo lo so perfettamente, l' ho specificato nelle parentesi :D
    ma un conto è agire con l' obbiettivo di fare il possibile, un conto è fregarsene o prender tutto sotto gamba!
    questo voleva comunicare il mio papiro che ovviamente è diventato incomprensibile heheh
    se la maggior parte degli allevatori fosse mossa da un' etica consona (che include il lavaggio del cervello agli acquirenti) magari potremmo parlare di sistema migliore... ma come ho già detto, troppo spesso manca la semplice volontà sia da chi "seleziona" che da chi acquista.
     
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  9. Staffie
     
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    Secondo me il problema principale in questo caso, nell'ambito dello staffy italiano in particolare è stabilire cosa si intende con allevatore, dato che a parere mio, molti sono semplici privati che fanno tante cucciolate.
    Quindi chi si intende per ALLEVATORE?
    Un titolare di affisso? Uno che fa staffy da tanti anni pur senza affisso? Uno che in 2 anni ha già fatto 10 cucciolate? Chi sono gli allevatori di cui abbiamo parlato fino ad ora?
     
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  10. staffydea
     
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    per me allevatore può esser considerato chiunque decide di far riprodurre la propria fattrice.
    Nel momento in cui utilizza un maschio attua una scelta selettiva, dunque alleva! che sia la prima cucciolata o la decima, che conosca i pedigree o meno, che abbia ragionato su quell' accoppiamento o no... produrrà cuccioli di razza, con pregi e difetti del caso e con un pedigree. Dunque a suo modo inciderà nella selezione!
    E' ovvio poi che una "professione" cosi libera sia soggetta a innumerevoli sfumature determinate dal come uno agisce per questo, molto sinteticamente, posso dividere in "allevatori" e "cagnari", di cui i primi sono l' estrema minoranza rispetto ai secondi.
    Che sia chiaro, non occorre un affisso per conferire l' appellativo di "allevatore" cosi come l' esserne sprovvisti non significa automaticamente "cagnaro".
    Io sopra parlavo dei cagnari ;)
    Ritengo proprietario invece chi acquista un cane per il solo e unico scopo della compagnia, disposto a sterilizzare il proprio animale e quindi non interessato alla riproduzione.
    Ovviamente le definizioni che ho dato sono in relazione al mio discorso, i termini possono poi assumerne altre 1000 a seconda del contesto.
     
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  11. marchesato
     
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    allevatore è CHIUNQUE fa riprodurre una femmina, anche una sola volta nella sua vita ... coff.... cofff..... quindi ci stan dentro tutti

    per quanto riguarda i lavaggi del cervello, i papiri e gli annessi e connessi ;)
    possiamo dire che il mercato lo fanno gli acquirenti? .. posso dirlo almeno io, se voi nn siete della stessa opinione?
    sin che si trovano persone che cercano cani alla C.D.C ci saranno 'allevatori' che li 'produrranno'...
    esempio: i produttori di automobili nn producono + motori che consumano come draghi ... perchè? .. perchè nessuno glieli comprerebbe !
    i compratori hanno un grandissimo potere, solo che nn ne sono consci, pensano a se stessi come singole piccolissime formiche e nn come potentissimo gruppo. . .
    potenziare le conoscenze degli acquirenti, lavorare sulla loro crescita culturale e piano piano tante storture scompariranno, senza la pretesa di farle scomparire con un colpo di bacchetta magica ..

     
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  12. Staffie
     
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    ecco finalmente svelato l'arcano, il concetto di ALLEVATORE non è lo stesso per tutti.
    Io personalmente, nell'ambito di questa discussione, preferisco utilizzare l'accezione citata da daniela, cioè "chiunque fa riprodurre una femmina".
    Detto questo, si distinguono i buoni e i cattivi allevatori (fino ad ora definiti cagnari, non sempre identificabili solo come puppy farmer, ne come privati che fanno una cucciolata, ne come gente senza affisso che fa 100 cucciolate ).
    Cosa fa la differenza tra buono e cattivo allevatore (puramente inteso come comportamento dell'allevatore in primis), penso sia stato ampiamente discusso in questo thread e chi e cosa fa o farebbe la differenza anche (acquirenti in particolare, e su questo ne sono pienamente e fermamente convinta anche io, e su questo si basa l'apertura di questo forum).
    Ma cosa fa il cattivo acquirente? e di conseguenza cosa fare per educarlo e farlo (cito daniela) crescere culturalmente? Porre limiti (come il numero delle cucciolate per fattirce) agli allevatori può essere un mezzo indiretto per sgravare i futuri proprietari di parte della responsabilità del corretto modo di allevare? La selezione spinta ad ottenere il "massimo" della perfezione deve essere sempre alla base di una cucciolata?
     
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  13. staffydea
     
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    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 14:31) 
    allevatore è CHIUNQUE fa riprodurre una femmina, anche una sola volta nella sua vita ... coff.... cofff..... quindi ci stan dentro tutti

    chiunque decide di farla riprodurre poichè rientra in un discorso selettivo...
    forse ho parlato in termini moooolto sintetici. Quello che intendevo è che a livello tecnico possiamo cimentarci tutti, è poi l' etica a far la differenza.

    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 14:31) 
    per quanto riguarda i lavaggi del cervello, i papiri e gli annessi e connessi ;)
    possiamo dire che il mercato lo fanno gli acquirenti? .. posso dirlo almeno io, se voi nn siete della stessa opinione?
    sin che si trovano persone che cercano cani alla C.D.C ci saranno 'allevatori' che li 'produrranno'...
    esempio: i produttori di automobili nn producono + motori che consumano come draghi ... perchè? .. perchè nessuno glieli comprerebbe !
    i compratori hanno un grandissimo potere, solo che nn ne sono consci, pensano a se stessi come singole piccolissime formiche e nn come potentissimo gruppo. . .
    potenziare le conoscenze degli acquirenti, lavorare sulla loro crescita culturale e piano piano tante storture scompariranno, senza la pretesa di farle scomparire con un colpo di bacchetta magica ..

    eccerto Dani, e chi ti da torto... hai voglia di dir la tua, cosi come io dico la mia.
    Sto semplicemente affermando che cagnari + acquirenti poco informati equivalgono a casino, senza alcuna pretesa di far scomparir tutto con la bacchetta magica, mentre tu avanzi la soluzione---> informazione neofiti= debellazione cagnari... mi par che stiamo dicendo la stessa cosa con parole diverse :)
     
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  14. marchesato
     
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    CITAZIONE (Staffie @ 17/2/2011, 14:45) 
    Ma cosa fa il cattivo acquirente? e di conseguenza cosa fare per educarlo e farlo (cito daniela) crescere culturalmente? Porre limiti (come il numero delle cucciolate per fattirce) agli allevatori può essere un mezzo indiretto per sgravare i futuri proprietari di parte della responsabilità del corretto modo di allevare? La selezione spinta ad ottenere il "massimo" della perfezione deve essere sempre alla base di una cucciolata?

    partirei dalla tua ultima domanda: ottenere il massimo della perfezione, imho, nn è l'obbiettivo primario. sempre e solo imho, lo scopo dovrebbe essere quello di ottenere una media di soggetti tipici - diciamo nel MB alto, per dargli una connotazione tecnica - sani, equilibrati nel rispetto di quanto richiesto dallo standard, Tutto quel che vien di + è grasso che cola :rolleyes: ... sia pur sempre consapevoli che nessun allevatore è dio. es: accoppio due soggetti già testati in altri accoppiamenti e mi trovo uno o + cuccioli fegato o nero focato. certo, dispiace, ma alla fine quel soggetto NON ha problemi di salute ne di carattere, vive benissimo anche se è di un colore non ammesso dallo standard. se capita vuol dire che uno alleva alla CDC? per qualcuno magari si, per me no: fa parte del rischio allevatoriale. quel cucciolo uscirà da in allevamento ad un altro prezzo e con ben spiegato il perchè non va messo in riproduzione, meglio se preventivamente sterilizzato direttamente dall'allevatore. antieconomico? utopia? si, ma c'è chi lo fa e senza tanti strombazzamenti. altri invece preferiscono sopprimere appena nato un cucciolo sano pur di non dover dire che certe cose sono capitate anche a loro.. ! sic, sob.. :( :( :angry:

    e ora torniamo alla ns media di cani da MB alto: da soggetti di buona qualità è possibile che escano soggetti di eccelsa qualità, ma qui stiamo parlando di expo! dove anche il + piccolo e insignificante particolare ( insignificante dal punto di vista canino, nn espositivo) può far la differenza.
    ma QUANTI dei cani allevati andranno in expo? posso fare una mia media personale: quando sono fortunatissimisssima :huh: 1 cucciolo x cucciolata. Ho il cucciolo nel quale credo ed ho il proprietario che mi segue. diciamo che sono una che fa 3-5 cucciolate in un anno, che qualche cucciolo lo tengo x me: 5 cuccioli/anno su una 'produzione' di 25 cuccioli all'anno (5 cuccioli x 5 cucciolate) ... wow ! che media ahahahahahah !!!!! :D :D :lol: :lol:



    CITAZIONE (staffydea @ 17/2/2011, 14:56) 
    i
    Sto semplicemente affermando che cagnari + acquirenti poco informati equivalgono a casino, senza alcuna pretesa di far scomparir tutto con la bacchetta magica, mentre tu avanzi la soluzione---> informazione neofiti= debellazione cagnari... mi par che stiamo dicendo la stessa cosa con parole diverse :)

    ''sssssssolutamente SIII !!!!!!! ^_^ ^_^
     
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  15. Staffie
     
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    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 15:26) 
    CITAZIONE (Staffie @ 17/2/2011, 14:45) 
    Ma cosa fa il cattivo acquirente? e di conseguenza cosa fare per educarlo e farlo (cito daniela) crescere culturalmente? Porre limiti (come il numero delle cucciolate per fattirce) agli allevatori può essere un mezzo indiretto per sgravare i futuri proprietari di parte della responsabilità del corretto modo di allevare? La selezione spinta ad ottenere il "massimo" della perfezione deve essere sempre alla base di una cucciolata?

    partirei dalla tua ultima domanda: ottenere il massimo della perfezione, imho, nn è l'obbiettivo primario. sempre e solo imho, lo scopo dovrebbe essere quello di ottenere una media di soggetti tipici - diciamo nel MB alto, per dargli una connotazione tecnica - sani, equilibrati nel rispetto di quanto richiesto dallo standard, Tutto quel che vien di + è grasso che cola :rolleyes:

    Grazie per la tua risposta, ma cosa fa di un soggetto un soggetto tipico, con lo standard che ci ritroviamo, come un acquirente può capire se l'operato dell'allevatore è stato mirato a questo?
    nei tre cani che seguono
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    è chiara la tipicità (ovviamente non caratteriale, visto che guardiamo delle foto) e lavoro svolto al fine di essere aderenti il più possibile allo standard? Tutti e tre sono soggetti da MB alto?
    Certo, l'allevatore non è Dio, e questi tre cani posso venir fuori dalla stessa cucciolata, magari la più studiata e mirata, con i genitori più blasonati del globo (il fattore C fa i suoi scherzi), ma quando si persevera nell'allevare uno l'alto o l'altro tipo, brandendo con grande enfasi la bandiera della sanità assoluta di un tipo sull'altro o il numero di coccarde di uno sull'altro, si parla di buono o cattivo allevatore?

    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 15:26) 
    ... sia pur sempre consapevoli che nessun allevatore è dio. es: accoppio due soggetti già testati in altri accoppiamenti e mi trovo uno o + cuccioli fegato o nero focato. certo, dispiace, ma alla fine quel soggetto NON ha problemi di salute ne di carattere, vive benissimo anche se è di un colore non ammesso dallo standard. se capita vuol dire che uno alleva alla CDC? per qualcuno magari si, per me no: fa parte del rischio allevatoriale. quel cucciolo uscirà da in allevamento ad un altro prezzo e con ben spiegato il perchè non va messo in riproduzione, meglio se preventivamente sterilizzato direttamente dall'allevatore. antieconomico? utopia? si, ma c'è chi lo fa e senza tanti strombazzamenti. altri invece preferiscono sopprimere appena nato un cucciolo sano pur di non dover dire che certe cose sono capitate anche a loro.. ! sic, sob.. :( :( :angry:

    Giustissimo discorso, anche qui sono in sintonia con il tuo pensiero, ma quando il cane focato o fegato e venduto come supercampione e promosso in expò con i dovuti trucchi per camuffare il difetto evidente (siamo arrivati a gente che fa tatuare di nero il tartufo del proprio cane ecc.), si parla di buono o cattivo allevatore?
    Difetti come quello delle focature o della chiusura non proprio perfetta non sono difetti così gravosi da penalizzare il raoul bova dello staffordshire bull terrier in expò, ci sono cani notissimi che hanno fatto la storia della razza che avevano chiusure a tenaglia (e tutti lo sapevano), ma questo significa che un allevatore può vendere un cucciolo con questi difetti come un cane che ha le carte in regola dal punto di vista fenotipico?

    CITAZIONE (marchesato @ 17/2/2011, 15:26) 
    e ora torniamo alla ns media di cani da MB alto: da soggetti di buona qualità è possibile che escano soggetti di eccelsa qualità, ma qui stiamo parlando di expo! dove anche il + piccolo e insignificante particolare ( insignificante dal punto di vista canino, nn espositivo) può far la differenza.
    ma QUANTI dei cani allevati andranno in expo? posso fare una mia media personale: quando sono fortunatissimisssima :huh: 1 cucciolo x cucciolata. Ho il cucciolo nel quale credo ed ho il proprietario che mi segue. diciamo che sono una che fa 3-5 cucciolate in un anno, che qualche cucciolo lo tengo x me: 5 cuccioli/anno su una 'produzione' di 25 cuccioli all'anno (5 cuccioli x 5 cucciolate) ... wow ! che media ahahahahahah !!!!! :D :D :lol: :lol:

    quoto anche su questo, ma per quel poco di esperienza espositiva che posso vantare, vedo sempre più spesso cani portati in expò che starebbero meglio su un divano, perchè?
    Quello è il massimo che il proprio allevatore può fare?
    Cucciolo sbagliato a persona sbagliata?
    Ovviamente a 2 mesi è impossibile dire se un cane è o sarà un campione, ma la sua tipicità dovrebbe essere evidente, secondo me, o sbaglio?

     
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53 replies since 15/12/2010, 17:27   1103 views
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